Rossi è leggenda perché…

Rossi è leggenda perché…
Il pesarese ha conquistato nove mondiali e a quarant'anni sta vivendo la sua stagione numero 24. La testata britannica della BBC ha analizzato i 6 motivi del 'culto di Rossi'

21.03.2019 ( Aggiornata il 21.03.2019 10:09 )

A quarant’anni e con nove titoli mondiali già vinti, Valentino Rossi ha la stessa passione e la stessa ‘fame’ di vittorie di quando ha iniziato, 24 stagioni fa: a confermarlo è la sua gara a Losail, che lo ha visto partire dal fondo dello schieramento di partenza fino a rimontare sul podio. Una gara che ha mandato in visibilio i suoi fans ma anche i puri appassionati di motociclismo e di competizioni: impossibile non apprezzare una performance del genere.

Dedizione in pista, lavoro ai box e prima ancora in allenamento: Rossi sembrerebbe un rookie per l’energia che profonde in MotoGP.

Forse è proprio per questo che ha tanti fans. Un fenomeno che la prestigiosa testata britannica della BBC ha voluto analizzare. Perché nonostante alcune crisi di risultati, l’arrivo di nuovi rivali e il cambiamento del paddock e, anche, il mutare proprio delle generazioni di tifosi, il mito di Valentino Rossi è intramontabile.

1 – La sua passione rimane, nonostante i successi. E’ questo uno dei sei motivi dell’eterno culto di Rossi secondo la BBC che riporta anche alcune dichiarazioni di Flavio Fratesi, direttore del fan club di Rossi. “Nonostante le sue vittorie che non sono più, come numero, tante quante quelle delle stagioni da dominatore, la gente lo ama e lo segue più di prima. Questo perché Valentino è un simbolo fondamentale di questo sport”.

2 – La sua Tavullia è un luogo di pellegrinaggio - Secondo motivo per il quale Rossi è un idolo, sembra essere dimostrato dal fatto che tra le vie del borgo ogni angolo è un richiamo al personaggio e al campione Valentino. Più che un centro abitato sembra un luogo di pellegrinaggio che ogni anno accoglie oltre 20.000 curiosi.

3 – La longevità: è un’ispirazione per i rivali - Terzo aspetto del culto di Rossi è la sua longevità sportiva che fa da motivazione per i suoi rivali. Alcuni di loro erano poco più che bambini quando il pesarese iniziava a vincere nelle competizioni internazionali. Un esempio per tutti: Marc Marquez aveva 3 anni quando Rossi vinse il suo primo GP nel 1996.

4 – Rossi ama rivaleggiare - La lotta tiene vive le competizioni e Rossi si è trovato a confrontarsi con molti avversari. Questa è la quarta ragione della sua popolarità secondo la BBC. Il nove volte iridato è stato protagonista di episodi di rivalità anche fuori dalla pista. Tra i ‘nemici’ di Rossi, alcuni sono poi diventati ‘quasi amici’. Da Max Biaggi in poi, a Sete Gibernau e Casey Stoner, Attualmente l’anti-Rossi è Marc Marquez.

5 – La celebrazione delle vittorie - Quinto aspetto che secondo la testata britannica ha reso grande Valentino Rossi è il suo modo unico di celebrare le vittorie, soprattutto in passato. Dal Robin Hood degli esordi alla corsa al WC post gara, dalla multa per eccesso di velocità alla poco politicamente corretta bambola gonfiabile. E poi, ancora, le magliette, i baci alla moto e le improvvisate sul podio: Rossi è sempre stato spettacolare.

6 – Il Ranch di Rossi e la sua Academy - Sesto ed ultimo aspetto ‘responsabile’ dell’eterna popolarità di Rossi è quello del mondo che Rossi si è creato intorno con la VR46 Academy e il Ranch. La prima, la scuola per giovani talenti del motociclismo italiano e il secondo il luogo d’allenamento ma anche di aggregazione con chi condivide la sua cerchia. Nessun pilota ha tutte e due queste cose, insieme.

L’articolo conclude che “I suoi fans lo seguiranno indubbiamente per sempre”. Difficile non essere d'accordo.

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