MotoGP Argentina, gara: Marquez vola, Rossi e Dovi sul podio

MotoGP Argentina, gara: Marquez vola, Rossi e Dovi sul podio

Il pilota Honda saluta la compagnia sin dalla prima curva e corre una gara in solitaria. Dietro di lui è spettacolo con otto piloti in grado di giocarsi il podio fino all'ultimo giro

31.03.2019 ( Aggiornata il 31.03.2019 21:27 )

Due facce diverse, per la gara MotoGp dell'Argentina. La prima è quella della cavalcata solitaria di Marc Marquez. Il campione del mondo è scattato dalla pole position sfruttando quel potenziale che si era intravisto durante le prove: un passo gara insostenibile per tutti i suoi avversari. L'alfiere Honda ha iniziato a prendere vantaggio sin dalla prima curva, martellando sull'1'39" alto che gli ha permesso di creare da subito un vantaggio importante sui suoi avversari. La sua vittoria non è mai stata in discussione: arrivato ad avere oltre 10 secondi sul gruppetto che si è giocato gli altri due gradini del podio, è passato sulla linea del traguardo a velocità da motorino, ringraziando quasi uno per uno con gli occhi tutti i tecnici del box Honda. Con questa vittoria, Marquez passa in testa al mondiale.

ROSSI A PODIO DOPO 11 GP - La seconda faccia è quella degli otto piloti che hanno corso la sfida degli "umani". I due gradini del podio se li sono giocati Rossi, Dovizioso, Miller, Rins, Petrucci, Nakagami, Vinales e Morbidelli. Dopo oltre 20 giri spettacolari tra sorpassi e staccate al limite, Valentino e il Dovi sono riusciti a prendere un piccolo margine nel finale e a giocarsi le ultime due posizioni al top. Ad avere la meglio è stato il portacolori Yamaha, che grazie ad un sorpasso all'interno si è messo davanti ed ha allungato quei pochi metri necessari a non farsi riprendere dal ducatista sul rettilineo. Dove anche in Argentina il motore della Desmosedici ha dato dimostrazione di superiorità.

SCONTRO MORBIDELLI-VINALES - Tra i più attivi, nei vari "corpo a corpo", è stato Jack Miller. L'australiano del Team Pramac Racing, quarto sotto la bandiera a scacchi, ha mancato il podio di poco meno di due secondi ma l'avrebbe meritato come Alex Rins (quinto bravo a rimontare forte nel finale) e Danilo Petrucci, al quale è mancato lo spunto decisivo per ritrovarsi sul podio anche con la Ducati ufficiale e che alla fine ha chiuso sesto davanti a Takaaki Nakagami. Dalla lotta per le posizioni che contano sono uscite, all'ultimo giro, le due Yamaha di Franco Morbidelli e Maverick Vinales. In ingresso di curva (forse a causa di un impercettibile rallentamento di Petrucci), il giovane pilota Petronas ha tamponato l'alfiere spagnolo Monster Energy, facendo finire entrambi sulla sabbia. Bello il gesto di Vinales il quale, rialzatosi, è andato a sincerarsi delle condizioni di Morbidelli e a consolarlo.

LORENZO IN DIFFICOLTA' - Nella top ten di giornata sono finiti anche il rookie Fabio Quartararo (vicino al gruppo dei migliori), Aleix Espargaro con l'Aprilia e il fratello Pol con la KTM. Un'altra prova opaca per Jorge Lorenzo, solo 12esimo alle spalle anche di Oliveira e a ben 27 secondi di distanza dal compagno di squadra Marquez. Cal Crutchlow, 13esimo, era nel gruppetto dei migliori ma a metà gara ha dovuto scontare una penalità a causa di una partenza anticipata. Chiudono a punti anche Bagnaia e Zarco mentre Iannone è solo 17esimo con l'altra Aprilia.

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