MotoGP Argentina: una Yamaha sorride, l'altra ancora no

MotoGP Argentina: una Yamaha sorride, l'altra ancora no

Valentino Rossi felice di essere riuscito a battere la Ducati. Vinales non trova soluzioni ai suoi dubbi sulla moto.

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01.04.2019 ( Aggiornata il 01.04.2019 10:57 )

Il sorriso stampato sul volto faceva quasi pensare a una vittoria. E in effetti un po' lo è stata se si esclude la gara da marziano fatta da Marquez. Valentino Rossi in Argentina porta a casa un prezioso secondo posto, un podio che mancava da dieci gare. «Sono partito pensando che ci fossero sei piloti che potevano salire sul podio, invece erano sette, perché c'era anche Morbidelli. Ho cercato di andare davanti, perché comunque mi sentivo bene, ma non ero veloce come ieri. Sulla tabella vedevo che mi indicavano 5, che vuol dire che ci sono cinque piloti attaccati, perché è arrivato anche Rins. Poi è stato bravo, perché quando è andato davanti siamo riusciti a fare un po' di selezione e siamo rimasti solo noi». ha commentato Valentino dopo la gara.

CHE SFIDA CON DOVI - Da manuale il sorpasso su Dovizioso all'ultimo giro: «Ho deciso di provarci, perché riuscivo ad entrare molto forte in curva e mi sentivo bene con la moto. Avevo una possibilità di battere Dovi e la Ducati, quindi ci dovevo provare. Sapevo che non avrei potuto sbagliare neanche di un centimetro, altrimenti Dovi avrebbe incrociato e sarebbe ripassato. Ho fatto una bella staccata e poi fare un sorpasso all'ultimo giro è sempre emozionante».

YAMAHA SI O NO? - Valentino sta ancora cercando di capire il potenziale della Yamaha in questa stagione: «Il mio bicchiere è sicuramente mezzo pieno, però io penso che dobbiamo ragionare di gara in gara. C'è un bel gruppo in Yamaha e stiamo lavorando forte, però la sfida è molto difficile, dobbiamo cercare di lavorare per essere competitivi e lottare. E magari stare più vicini a Marquez, perché prendere dieci secondi è pesante. Avrei preferito prenderne solo tre e magari vederlo ogni tanto». Ancora molto perplesso Maverick Vinales, protagonista di una gara complicata e sfortuata fin dalle prime curve. Dopo una pessima partenza lo spagnolo si è ritrovato a lottare per il settimo posto, poi verso l'ultima parte della gara, a causa di un errore, è scivolato ancora più indietro. Alla fine il patatrac con Morbidelli, che lo ha centrato all'ultimo giro: «Sono due anni e mezzo che abbiamo gli stessi dubbi. In gara non sono riuscito a tenere il ritmo che avevo nel warm up. E’ una cosa che non riesco a spiegare. Non ho dimenticato come si va in moto dalla mattina al pomeriggio. Abbiamo fatto grandi errori oggi in gara, abbiamo avuto grossi problemi sulla moto, dobbiamo continuare a lavorare e cercare di non lasciare che succeda di nuovo ad Austin. L’incidente con Morbidelli? Un incidente di gara. Spero di non avere niente di rotto».

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