Valentino Rossi e l'ossessione per il suo addio

Valentino Rossi e l'ossessione per il suo addio

Dopo ogni scivolata o risultato negativo, si moltiplicano le voci di un suo ritiro. Ma perché?

Patrizio Cacciari

11 luglio 2019

E' la sua 20esima stagione nella classe regina. All'età di 40 anni. Valentino Rossi corre da una vita nel Motomondiale. Ha vinto, perso, affrontato momenti difficili, contribuito in maniera decisiva alla diffusione di uno sport che 30 anni fa finiva nei servizi di mezzanotte della Domenica Sportiva.

MOTIVAZIONI - Dopo l'ottimo inizio di stagione probabilmente anche lui pensava a un 2019 differente. Ma l'ottavo posto nel Gp di Germania, e soprattutto i tre zero in casella nelle precedenti gare, lo hanno riportato con i piedi per terra, soprattutto adesso che anche il suo compagno di squadra inizia ad andare forte. Non è più lui il miglior pilota Yamaha in pista, anche quando la M1 va male. E questo comincia a pesare sulle motivazioni di un pilota.

CONSAPEVOLEZZA - Valentino Rossi ha capito ormai da tempo una cosa: il decimo titolo mondiale, quello che gli è stato strappato nel 2015 all'ultima gara, non arriverà. Perché continuare a correre allora? Il Dottore lo ha detto più volte: continuerà fino a quando si sentirà competitivo. Oggi lo è ancora? In parte sì, perché nonostante i problemi, di squadra, tecnici, di usura del fisico, è ancora lì davanti tra i primi 6-7, consapevole di poter dare ancora la paga anche a re Marquez nella giornata singola e con tutte le scelte azzeccate. Vi ricordate Austin? Era solo il 14 aprile e Rossi si sentiva potenzialmente in lotta per il titolo. In MotoGP le sensazioni cambiano in fretta, ma  fino a quando in Valentino resterà quella convinzione allora dovrà continuare. In barba anche a quella folta schiera di tifosi e critici che non aspettano altro che l'annuncio del suo addio.

CONTINUARE - Cosa toglie Valentino Rossi alla MotoGP continuando a correre? Non è uno sport di squadra, non toglie il posto a giovani promettenti con la voglia di emergere, le dinamiche sono ben diverse rispetto ad altri sport come il calcio, dove una figura dalla storia ingombrante può condizionare le scelte tecniche di un club . La sua presenza nel circus è ancora importante, gli haters del web sottovalutano questo aspetto. 

LEGGENDA - Ci sono anche quelli che dicono che in questa maniera stia offuscando la sua leggenda. Valentino Rossi non vince una gara dal 2017. Sono passati più di due anni. Una lettura dei fatti certamente più onesta di quelli che invocano il suo ritiro dopo ogni scivolata, ma crediamo che sia ancora più utile la sua presenza in griglia di partenza come esempio di passione e amore per il motociclismo.

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