MotoGP Giappone, Morbidelli: “Essere la prima Yamaha è dura”

MotoGP Giappone, Morbidelli: “Essere la prima Yamaha è dura”

“Nel dashboard avevo gli intertempi. Ma la qualifica è un rush di adrenalina. Vedi la pista e basta, non riesci a concentrarti su altro", dice ‘Morbido’, autore del secondo tempo

20.10.2019 ( Aggiornata il 20.10.2019 08:14 )

Qualifiche più che positive per Franco Morbidelli che domani scatterà dalla seconda posizione in griglia a Motegi. Il portacolori del team Yamaha Petronas si è piazzato a soli 132 millesimi dalla pole di Marquez.

"Durante il giro, sapevo che stavo migliorando. Nel dashboard avevo gli intertempi. Ma in quei frangenti fai fatica, con questa configurazione la qualifica è un rush di adrenalina. Vedi la pista e basta, non riesci a concentrarti su altro", ha dichiarato ‘Morbido’ ai microfoni di Sky.

IL CONFRONTO NEL BOX - A completare la prima fila c’è proprio il suo compagno di box Fabio Quartararo. Un motivo di orgoglio in più per il pilota italo-brasiliano, che lo ha preceduto.

"Quando prendi paga è sempre brutto, difficile, può essere scoraggiante. Ma mi dico di farmi coraggio, lavoro per migliorarmi in tutti gli aspetti”, spiega Morbidelli“E soprattutto, una cosa che mi aiuta molto è il dirmi che ci sono cose più gravi nella vita".

In conferenza stampa il ‘Morbido’ aveva spiegato che "Fabio ha dato motivazione a tutti i piloti Yamaha per migliorare. Ha portato tutte  e 4 le nostre moto più avanti in classifica". E la sua motivazione in più è emersa nettamente oggi in qualifica.

IN CRESCITA - "Non so se la velocità che abbiamo qua saremo capaci di riportarla in altre gare. So solo che da un po’ di gare a questa parte siamo molto rapidi”, aggiunge Morbidelli. “Questo weekend in particolare siamo secondo me un po’ più veloci del solito. Merito del mio capotecnico Ramon Forcada e di tutto il team, che sta svolgendo un grande lavoro, con attenzione anche ai dettagli. Tutti si impegnano per aiutarmi e migliorare il pacchetto, per mettermi nelle condizioni migliori in ogni turno e questo è il risultato”.

Ma, giustamente, Franco Morbidelli non è mai pago: Per stare davanti alle altre Yamaha serve darsi da fare. La guida è uno di quegli aspetti in cui penso di essere già ad un buon livello, ma in cui punto a crescere ancora",conclude il romano, che da anni vive a Tavullia.

 

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