La stagione formidabile di Tito Rabat

La stagione formidabile di Tito Rabat
Campione del mondo della Moto2 a Sepang, Tito Rabat raccoglie i frutti di una carriera mondiale iniziata come wild card nel 2005

Redazione

27.10.2014 ( Aggiornata il 27.10.2014 11:18 )

A soli 25 anni, Tito Rabat ha sulle spalle un trascorso fatto di impegni e duro lavoro: aspetti che l'hanno portato a maturare in fretta e conquistare il primo titolo mondiale nel 2014. La vera scintilla in TIto Rabat è scoccata l’anno scorso, quando il pilota di Barcellona ha acquistito una consapevolezza delle proprie capacità tale da esplodere in un’annata di successi in un cui ha recitato il ruolo di ‘terzo incomodo’ tra l’inglese Scott Redding e il suo compagno di squadra Pol Espargaró, vincitore poi del titolo 2013.
A cavallo dell’inverno, compie una scelta coraggiosa: passare ai rivali del team Marc VDS Racing per guidare una Kalex competitiva. Nei test invernali va forte e si presenta ai nastri di partenza come l’uomo da battere. Tito non delude le attese e, nella prima gara in Qatar, conquista subito un doppietta pole-vittoria, ottenuta in volata davanti al neo compagno di squadra Mika Kallio e allo svizzero Thomas Luthi, sul podio dopo la squalifica di Takaaki Nakagami per l’irregolaritá del filtro dell’aria. Quella con il finlandese si preannuncia come la vera sfida della classe intermedia, che si protrarrà per tutto il corso della stagione. Ma c'è anche la ‘sorpresa’ di Maverick Viñales. Il giovanissimo campione della categoria cadetta vince in Texas alla sua seconda apparizione da rookie, con Rabat secondo al traguardo a 4”, nonostante la pole position del sabato. Si va in Argentina, nuova tappa del calendario: dopo le libere incolori, Rabat risorge in qualifica e alla domenica conquista una vittoria netta. Il rientro in Europa non è dei migliori, perchè alla vigilia di Jerez Tito avrebbe sperato in qualcosa di piú: stavolta la doppietta pole-vittoria è ad appannaggio di Mika Kallio, con Rabat che conclude quarto, giú dal podio per la prima volta in stagione. Il finlandese si ripete anche a Le Mans due settimane più tardi regalando al team Marc VDS Racing la quarta vittoria in cinque gare e pareggiando il computo dei successi con Rabat: il vantaggio di Tito si riduce a sole 7 lunghezze. Nei due appuntamenti successivi, al Mugello e circuito di Barcelona-Catalunya, Tito centra il grande slam: vittoria, pole position e giro veloce. Allunga su nuovamente su Kallio. Nuova pole in Olanda, ma in gara è tutt’altra storia: il meteo di Assen tradisce il pilota di Barcellona nel giro di allineamento, tanto da far rimandare la partenza della classe intermedia. Ma anche la corsa si scopre proibitiva e sotto l’acqua vince Anthony West, ponendo fine a un digiuno che durava da oltre 11 anni; l’ottavo posto finale è il peggior piazzamento di Rabat. Anche in Germania, il pilota del Marc VDS Racing si ferma alle porte del podio. Arriva la pausa estiva e a una buona notizia per lo spagnolo: Rabat rinnova con il team anche per la stagione 2015. Mika Kallio vive a Indianapolis il suo weekend perfetto, con pole e vittoria. Ma Tito si rifà appena sette giorni dopo: all’Automotodrom di Brno infatti, restituisce il favore al finlandese, ripagandolo con la sua stessa moneta. Galvanizzato dalla vittoria, il pilota di Barcellona infila anche altri due successi consecutivi, a Silverstone e Misano. Ad Aragón è nuovamente Maverick Viñales, prossimo al passaggio in Suzuki in MotoGP, a rubare la scena ai due rivali, monopolizzando il weekend e conquistando il titolo di ‘Rookie-of-the-Year’ con numeri da capogiro. Nel frattempo il team belga mette sotto contratto il fratello minore di  Marquez, Alex, che diverrà pertanto compagno di squadra di Rabat nel 2015 al posto del finalndese, che a sua volta firma per Italtrans. Il Gran Premio del Giappone vede lo spagnolo amministrare il vantaggio con un discreto terzo posto. In Australia Tito ha la prima possibilità di giocarsi il titolo, ma ancora una volta deve fare i conti con Viñales: il rookie gli ruba la scena e incamera la seconda vittoria consecutiva; il successo però lo esclude matematicamente dalla lotta per il titolo. Rabat  sale sul terzo gradino del podio e guadagna altri punti preziosi su Kallio, che gli arriva subito dietro. A Sepang, non fallisce il suo secondo match-point e con una gara intelligente, conclude nuovamente terzo e si laurea matematicamente Campione del Mondo con una gara d’anticipo.
La carriera Esteve Rabat, classe ’89, ha fatto suo esordio nel Campionato Mondiale di Motociclismo 125cc nel 2005, partecipando all’ultima gara della stagione a Valencia. Sempre come wild–card, si fa notare l’anno successivo nei round casalinghi di Jerez e Barcellona, guadagnandosi il posto fisso nella seconda parte di stagione. Inizia a farsi conoscere nell’ambiento come ‘Tito’ e nel 2007 parte la sua prima avventura da titolare nel team Repsol Honda al fianco di Bradley Smith. Conquista il suo primo podio in Cina e chiude la stagione all’11º posto con 74 punti, dopo essersi saltato 2 Gran Premi per la frattura della mano sinistra. Nel 2008 il suo team corre con moto KTM e si ritrova come compagno di squadra Marc Marquez. La sua stagione è segnata dal un grave incidente durante le libere del Gran Premio di Catalunya, in seguito al quale perde conoscenza e rimane in coma farmacologico per qualche ora. Tornato alle gare, il suo miglior piazzamento sarà il 6º posto di Assen. Nei due anni successivi corre in sella all’Aprilia del team Bluesens con cui nella seconda annata raccoglie due podi, piazzandosi 6º assoluto in classifica generale. La prima stagione in Moto2 nel 2011 non è delle più esaltanti in sella alla FTR ma, grazie al terzo posto di indianapolis, rientra alla fine nella top ten. Nel 2012 si lega alla struttura di Sito correndo con telaio Kalex che lo porta al 7º posto finale; ma è nella stagione successiva che si mette prepotentemente in mostra. Il 2013 vede Tito lottare per le posizioni di vertice e inserirsi nella lotta per il titolo, poi andato al compagno di squadra Pol Espargaró: 3 vittorie, 4 podi e 2 pole position, gli valgono la terza posizione assoluta. Sempre con telaio Kalex, nel 2014 passa ai rivali del team Marc VDS Racing prendendo il posto lasciato vacante dall’inglese Scott Redding, a sua volta passato in MotoGP. Inizia la stagione con l’etichetta di ‘uomo da battere’ e lui non delude le attese. A Sepang: con una gara d'anticipo, Tito Rabat si laurea campione del mondo in una stagione costellata di 7 vittorie e 10 pole posistion, divenendo il settimo pilota spagnolo a conquistare il titolo iridato della classe intermedia. Biografia Data di nascita: 25 maggio 1989 Luogo di nascita: Barcellona, Spagna Primo Grand Prix: Valencia 2005, 125cc Prima Pole Position: Jerez 2013, Moto2 Primo Podio: Cina 2007, 125cc Prima Vittoria: Jerez 2013, Moto2 Partenze: 143 Vittorie: 10 Podi: 25 Pole Position: 12 Giri Veloci: 8 Titoli Mondiali : Moto2™ (2014)   Carriera MotoGP: 2005: Campionato del Mondo 125cc – wild card su Honda, 1 partenze, 0 punti 2006: Campionato del Mondo 125cc – 23º su Honda, 11 partenze, 11 punti 2007: Campionato del Mondo 125cc – 11º su Honda, 15 partenze, 74 punti 2008: Campionato del Mondo 125cc – 14º su KTM, 16 partenze, 49 punti 2009: Campionato del Mondo 125cc – 18º su Aprilia, 16 partenze, 37 punti 2010: Campionato del Mondo 125cc – 6º su Aprilia, 17 partenze, 147 punti 2011: Campionato del Mondo Moto2 – 10º su FTR, 17 partenze, 79 punti 2012: Campionato del Mondo Moto2 – 7º su Kalex, 17 partenze, 114 punti 2013: Campionato del Mondo Moto2 – 3º su Kalex, 16 partenze, 215 punti 2014: Campionato del Mondo Moto2 – Campione del mondo su Kalex, 17 partenze, 326 punti

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