Deganello capotecnico di Morbidelli

Deganello capotecnico di Morbidelli
Dopo la conferma di Franco Morbidelli e l'ingresso di Mika Kallio, nel team Italtrans Racing approdano i capotecnici Aligi Deganello e Antonio Jimenez Diaz

Redazione

21.11.2014 ( Aggiornata il 21.11.2014 16:57 )

Dopo la conferma di Franco Morbidelli e l'ingresso in squadra del vice-campione 2014 Mika Kallio, nel team Italtrans Racing l'arrivo dei due capotecnici delinea i contorni definitivi della struttura: Aligi Deganello con il pilota italiano; Antonio Jimenez Diaz con il finlandese.  Aligi e Antonio hanno preso servizio con Italtrans immediatamente dopo la fine del campionato.
“Dopo il bel periodo in Superbike, mi si aprivano molte prospettive. Italtrans era una di queste. Ciò che me l'ha fatta preferire ad ogni altra, è stata la enorme passione, il desiderio assoluto di fare bene che ho percepito in tutti.", ha dichiarato Aligi Deganello (nella foto con Max Biaggi)." Ho parlato con il pilota, un ottimo professionista ed un ragazzo limpido, ho saputo di Antonio, ho visto quali sarebbero stati i compagni di lavoro, che Mika sarebbe stato il compagno di Franco, ed ho deciso: torniamo nel Motomondiale...
"I test a Valencia sono serviti soprattutto a conoscerci ed affinare il metodo di lavoro", ha aggiunto Deganello. "Abbiamo provato il nuovo telaio Kalex, ma per sei giri appena: più che altro un assaggio, ma è interessante che sia Franco che Mika abbiano riferito allo stesso modo”.
“Avevo, per il 2015, opzioni diverse, sia per rimanere in MotoGP che per la Moto2", ha detto Antonio Jimenez Diaz. "La proposta di Italtrans mi ha tentato subito, perché squadra con un presente già di rilievo, ma un futuro prevedibilmente ancora più importante: i due piloti propongono una bella combinazione di gioventù, solidità ed esperienza, Aligi lo conosco, lo stimo, abbiamo già lavorato assieme.
"Un gruppo interessante, che può fare molto bene. E' stato facile rispondere sì alla offerta di Luigi", ha concluso Jimenez Diaz."I test sono andati bene, anche se tre giorni di pioggia a Jerez hanno ridotto le possibilità di lavoro, ed il fatto di essere alle porte dell'inverno ha diminuito le ore di luce. Mi è piaciuta immensamente l'atmosfera di famiglia che ho trovato, e mi sono tornati alla mente gli anni della 250”.

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