Moto2: il "feel" che fa la differenza

Moto2: il "feel" che fa la differenza
La mancanza di “feel” nella parte anteriore non permette una buona prestazione, invece, il “feel” posteriore permette ai piloti di capire dov’è il limite...

Redazione

09.07.2015 ( Aggiornata il 09.07.2015 18:26 )

“Feel” è un termine usato da molti piloti di moto. La mancanza di “feel” nella parte anteriore non permette una buona prestazione, invece, il “feel” posteriore permette ai piloti di capire dov’è il limite, di sentire fino a che punto possono spingere la moto senza correre il rischio di scivolare. Il sito MotoGP di Dorna ha svilupatto un approfondimento sull'argomento. Impostando un diverso assetto si può modificare la sensazione di “feel” sulle Moto2, categoria dove molte moto sono Kalex e una parte sono Speed Ups, Tech3 e Suters anche se queste ultime hanno un minor numero di modifiche possibili. Nelle moto ufficiali il “feel” è nelle sospensioni e modificando questa parte i diversi team di Moto2 cercano di guadagnare vantaggio dalla meccanica. Ci sono due aziende fornitrici di sospensioni in Moto2: Öhlins and WP. Il duopolio è piuttosto moderno, per intere stagioni Öhlins è stata la favorita della categoria e nel paddock. WP ha partecipato al campionato costruttori di Moto3™ con KTM e si è avventurata l’anno scorso in Moto2 con la AGR e il team Techomag, con Dominique Aegerter che ha conquistato la sua prima vittoria al Sachsenring nel 2014. Alcuni piloti nel 2015 hanno scelto le WP e hanno ottenuto ottimi risultati. Öhlins fornisce le sospensioni a 17 dei 30 piloti della Moto2 con il materiale full time mentre le WP sono usate da 11 moto. Dopo aver gareggiato con le Öhlins, il team Tech3 ha recentemente scelto le sospensioni KYB ma si stanno ancora adattando a questo cambiamento. D’altro canto le Öhlins possono dare vantaggi partendo dalla seconda metà della griglia di partenza ma i risultati in gara sono un’altra storia. Nei primi otto gran premi di stagione hanno avuto un totale di 24 podi, di cui otto possibilità di vittoria. D’altro canto le WP hanno ottenuto 18 podi di cui sette vittorie mentre le Öhlins hanno totalizzato sei podi tra cui una vittoria al Mugello. Forse, l’aspetto più rilevante a proposito delle differenze tra Öhlins e WP, è che Tito Rabat è l’unico pilota che usa queste sospensioni e a finire nel podio. All’inizio della stagione Rabat ha faticato con l’anteriore della sua moto per aver un telaio Kalex 2015 e delle sospensioni Öhlins. Questo in contrasto con i sei piloti che usano le WP, di cui quattro hanno vinto. Sia Speed Up che Kalex hanno avuto successo con WP. I risultati fanno pensare che le WP abbiano un piccolo vantaggio che, forse, deriva dal fatto che lavorino con un maggior numero di piloti e di moto, per di più, con piloti che sono tra i primi cinque del campionato. In Moto2 le WP hanno una vasta gamma di lavoro di base che permette ai team e ai piloti di iniziare il week-end con un livello di base già solida e di concentrarsi di più nelle regolazioni di precisione, ragion per cui il livello tecnico può essere estremamente vantaggioso. Johann Zarco è attualmente in testa al campionato e per la sua Kalex usa le sospensioni della WP. Potranno le Öhlins e Rabat cambiare lo stato attuale a loro favore durante la seconda metà della stagione? Comunque, mentre le WP sembrano aver preso il sopravvento in Moto2™, le Öhlins continuano a dominare il campionato della MotoGP con tutti i piloti, ad eccezione di Karel Abraham (AB Motoracing) che usa le sospensioni svedesi.

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