Rabat: frattura e intervento, ma in Giappone ci sarà

Rabat: frattura e intervento, ma in Giappone ci sarà
Tito Rabat si è infortunato lunedì scorso ad Almeria in allenamento e ha rimediato la frattura al radio del braccio sinistro

Redazione

06.10.2015 ( Aggiornata il 06.10.2015 14:21 )

Tito Rabat si è infortunato lunedì scorso ad Almeria in allenamento e ha rimediato la frattura al radio del braccio sinistro. La sua partecipazione al GP del Giappone però sembra confermata. Alla base della sua caduta un guasto tecnico che gli ha fatto perdere il controllo della sua moto. Subito soccorso dal personale medico presente sul circuito, il campione del mondo in carica è stato poi trasportato alla Clinica Mediterranea andalusa. Il pilota, dopo aver ascoltato il parere del dott. Angel Charte a Barcellona, si è sottoposto a intervento chirurgico che ha previsto l’inserimento di una placca in metallo per stabilizzare la frattura. L'intervento è riuscito perfettamente e adesso Rabat è già in viaggio verso il Giappone determinato a correre questo fine settimana, sebbene la sua partecipazione sarà confermata solo dopo l’ok dei medici all'arrivo in circuito. "La moto si è chiusa nella chicane e sono caduto. Ancora una volta i marshall e il personale medico di Almeria hanno fatto un lavoro fantastico prendendosi cura di me", ha detto Rabat. "Mi hanno subito immobilizzato il braccio sinistro in pista e appena un’ora dopo ero già in ospedale. I medici in Almeria parlato con i dottori a Barcellona e abbiamo deciso che la chirurgia per stabilizzare la frattura era la migliore opzione. "L'intervento di ieri sera è stato un successo e questa mattina io sono già più fiducioso che sarò in grado di correre regolarmente questo fine settimana in Giappone”, conclude Rabat. "Con tre gare consecutive che ci aspettano, l'infortunio di Tito non avrebbe potuto arrivare in un momento peggiore", ha commentato Michael Bartholemy, Team Principal. "Di sicuro dovremo rivedere i metodi di allenamento di Tito. E' importante che un pilota si prepari, ma in futuro dobbiamo minimizzare i rischi il più possibile".

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