Moto2, come l'Italia si è presa il campionato

Moto2, come l'Italia si è presa il campionato
Rispetto ai primi anni, oggi i nostri piloti sono cresciuti sia per numero che per qualità. E gli ultimi due titoli parlano italiano
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24.01.2019 ( Aggiornata il 24.01.2019 13:36 )

La grande rivoluzione della classe intermedia del Motomondiale iniziò nel 2010. Non è passato nemmeno un decennio ma già tante sono le differenze rispetto a quella strana prima edizione della Moto2 che fece storcere inizialmente la bocca un po' a tutti gli appassionati, soprattutto per la grande tradizione che fino a quel momento l'Italia aveva nella quarto di litro. Dal 1991 al 2009 sono stati ben 10 i titoli iridati conquistati da piloti italiani nella classe 250: dal poker consecutivo di Max Biaggi alla doppietta di Luca Cadalora fino ai trionfi in sequenza di Loris Capirossi e Valentino Rossi, che qui preparò il salto nella classe regina proprio come altri due iridati italiani in 250, Marco Melandri e Marco Simoncelli. Senza dimenticare che ci sarebbe pure il sammarinese Manuel Poggiali, campione nel 2003. 

COSA E' CAMBIATO - Secondo il primo regolamento della Moto2 c'era l'obbligo di un unico motore 4 cilindri 600 cc 4T, fornito dalla Honda. La grande novità del 2019 è il passaggio a un motore Triumph a 3 cilindri 765 cc. Negli anni è cambiato anche il fornitore dei telai e alcune regole su elettronica e gomme. La prima edizione fu vinta dallo spagnolo Toni Elías in sella alla Moriwaki dopo 17 prove (la Moto2 non era presente nel GP USA a Laguna Seca), terzo in classifica fu Andrea Iannone, vincitore di tre GP.

LA SITUAZIONE OGGI - L'Italia ha impiegato qualche anno per riaffermarsi e prendersi il campionato. C'è riuscito prima Franco Morbidelli nel 2017 e poi Pecco Bagnaia nel 2018. Passati entrambi in MotoGP, sono loro le grandi speranze del motociclismo italiano di oggi e di domani. Complessivamente sono sei i campioni del Mondo della Moto2 a gareggiare nella classe regina (oltre ai due italiani, Marc Marquez, Zarco, Pol Espargarò e Rabat). Sono ben nove invece gli italiani al via nella classe intermedia del 2019: Locatelli, Baldassarri, Marini, Bulega, Di Giannantonio, Corsi, Bastianini, Manzi, Bezzecchi. Alcuni di loro con grandi ambizioni iridate. I presupposti per tingere di azzurro anche il prossimo mondiale Moto2 ci sono tutti. Sarebbe il terzo in dieci stagioni, uno in meno della Spagna, mattatrice delle prime stagioni. 

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