In Austria gli italiani si sono autoeliminati da una gara che avrebbe potuto vederli protagonisti
Avrebbe potuto essere una gara dai toni azzurri quella della Moto2 in Austria, per confermare gli utlimi due anni nei quali Morbidelli e Bagnaia avevano ottenuto la vittoria, e invece un sorpasso azzardato di Luca Marini su Brad Binder lo ha portato a scivolare e portarsi dietro anche Enea Bastianini che in quel momento era in terza posizione e che era riuscito a stare davanti fin da inizio gara.
Il vincitore di Spielberg è stato però Brad Binder, nel giorno del suo compleanno e nel giorno della Ktm: non solo per il fatto che ktm giocasse in casa, ma anche per l'annuncio del ritiro come team dalla Moto2 a partire dal 2020.
COME E' ANDATA – Il sudafricano del team Ktm è scattato bene fin da subito riuscendo a portarsi subito in testa. Nei primi giri della gara c'è stato il primo incidente che ha perso quelli che avrebbero potuto essere due importanti protagonisti ovvero Tetsuta Nagashima e Xavi Vierge che ha tamponato il giapponese buttando giu entrambi.
Successivamente la caduta di Remy Gardner per un contatto con Alex Marquez e quella di Luca Marini ed Enea Bastianini hanno portato alla classiica finale con Alex Marquez che partito dalla undicesima posizione, è riuscito ad arrivare secondo ed allungare così il suo gap di 43 punti in ottica mondiale su Tom Luthi (sesto in gara).
A salire sul podio anche Jorge Navarro, quarto l'italiano Lorenzo Baldassarri davanti ad Augusto Fernandez.
A chiudere la top ten Iker Lecuona, Marcel Schrotter e Mattia Pasini.
Per gli italiani, l'undicesima posizione è stata quella di Andrea Locatelli mentre i due rookies Bulega e Di Giannantonio sono arrivati tredicesimo e quattordicesimo.
La caduta di Enea Bastianini ha visto il pilota dell'Italtrans dolorante a terra ma una successiva radiografia ha escluso ogni tipo di frattura alla caviglia.
Link copiato