Moto3: Binder vuole il titolo

Moto3: Binder vuole il titolo
A 35 anni da quando il Sud Africa celebrò l’ultimo titolo nel mondiale, Brad Binder, passato al team Red Bull KTM Ajo, vuol interrompere il digiuno
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Redazione

29.11.2014 ( Aggiornata il 29.11.2014 10:48 )

Nella prossima stagione del mondiale ci sarà una nuova coppia di fratelli: dopo i Marquez e gli Espargarò, nella categoria cadetta Moto3 vedremo schierati Brad e Darryn Binder. Quest’ultimo, il minore, è all’esordio nel mondiale dopo la partecipazione nella Red Bull Rookies Cup; Brad Binder invece, dopo i due podi del 2014 sulla Mahindra, ha la sua grande occasione: è sulla moto lasciata libera da Jack Miller nel team Red Bull KTM Ajo. Brad, nel 2014 sei stato artefice di performance incredibili in sella a una Mahindra: due podi, in Germania e in Giappone. Ma cosa è successo nelle altre gare? "Problemi al motore e tanti ritiri; ben 6 volte in questa stagione sono dovuto rientrare ai box durante le gare, ti assicuro che non è stato affatto divertente! Sono davvero soddisfatto dei due podi: in Germania in particolare, ho dato tutto me stesso ed ero lì, proprio dietro Jack Miller, a giocarmi la vittoria. Ma volevo fosse il mio primo podio, quindi non ho voluto esagerare. Tuttavia, quel giorno Jack aveva un gran ritmo e ha meritato di vincere". Quali sono le impressioni dopo i primi due test con il Red Bull KTM Ajo? "Tutto l’ambiente è molto professionale. Mi sono divertito davvero tanto nelle prime due uscite. Erano tutti rilassati ma al stesso tempo professionali. E la moto ... fantastica! L’erogazione del motore è dolce e facile da guidare, soprattutto in entrata di curva. "Con la KTM, è molto più facile fare un buon tempo sul giro. Non c'è bisogno di spingere al massimo o di essere sul limite. Quanto alla comparativa tra le versioni 2014 e 2015 dela KTM, non posso dire molto dato che abbiamo fatto solo un test su ciascuna moto". Dopo che Jack Miller ha sfiorato il titolo con una KTM Ajo Motorsport, ora senti pressione su di te? "Onestamente, non sento alcuna pressione. Non importa quale moto stia guidando, voglio solo vincere e cercare di fare del mio meglio. Ho sempre saputo che potevo sicuramente stare con quelli davanti ed è stato frustrante non riuscire a raggiungerli. Il secondo posto al Sachsenring è il massimo che potessi fare. E mi aiutato molto anche per trovare una sella per il 2015". L’anno prossimo avrai due compagni di squadra: Karel Hanika e Miguel Oliveira. Credi Aki Ajo e il team daranno a tutti pari opportunità? "Non ho alcun dubbio. Tutti e tre avremo lo stesso identico pacchetto in tutto l'arco dell'anno. La cosa non mi preoccupa affatto". Chi pensi saranno i tuoi rivali più pericolosi? "Difficile rispondere, tenendo presente che in alcune gare nel 2014 ci sono stati 15 piloti a lottare per la vittoria. Vedo bene Danny Kent e Niccolò Antonelli, ma sinceramente non mi interessa molto chi sará il mio avversario: io penso solo a vincere la gara!" L’ultimo campione del mondo del Sud Africa è stato Jon Ekerold, nella classe 350cc nel 1980. Potresti essere tu il prossimo, dopo 35 anni? "Magari! Mi piacerebbe davvero. Io darò il 110% e farò tutto il possibile. Questa è un'occasione d'oro per mostrare a tutti quello che posso fare: è la mia prima vera occasione di potermi battere per risultati che contano. E' passato troppo tempo dal nostro ultimo titolo, ma in Sud Africa ci sono molti appassionati delle gare: sarebbe bello tornare ad avere un Gran Premio. Abbiamo già due circuiti, Welkom e Kyalami, che hanno già ospitato degli eventi in passato. In tal modo, potrei avere una gara ‘di casa’..."

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