Moto3: Binder e Navarro in fuga. I nostri? In affanno

Moto3: Binder e Navarro in fuga. I nostri? In affanno<br />

A Barcellona, il sudafricano ha chiuso secondo dopo una bella rimonta mentre lo spagnolo ha centrato la prima vittoria. In campionato si profila un duello, anche perché, dietro, i (tanti) azzurri non sono costanti

07.06.2016 ( Aggiornata il 07.06.2016 14:19 )

Brad Binder, ovvero la costanza al potere della Moto3. Il sudafricano della KTM è sempre più padrone della classifica mondiale della categoria, grazie all’ennesimo risultato utile consecutivo centrato in Catalogna: settimo podio consecutivo su sette round disputati. Tre vittorie, due secondi e due terzi posti. Impressionante, fin qui, il 2016 del rookie dello scorso anno.

FORTUNA DEI FORTI - A Barcellona, Brad è stato autore di una bella rimonta, chiusa al secondo posto dopo un “brivido” (stava per finire in terra, centrato da Rodrigo). E’ riuscito a tenere in piedi la sua moto per un soffio: un episodio fortunato che spesso aiuta i più forti. Con lui in terra, la situazione in classifica si sarebbe fatta molto più calda. 

NAVARRO, VITTORIA IMPORTANTE - A renderla comunque interessante ci ha pensato Jorge Navarro. Lo spagnolo ha portato finalmnte a casa la prima vittoria. Dopo due secondi, un terzo e un quarto posto, questo è un risultato che potrebbe sbloccare definitivamente lo spagnolo nella sua rincorsa a Binder in classifica generale: ora ha 44 punti da recuperare. Tanti, se si pensa alla costanza del rivale ma è vero anche che manca ancora metà stagione prima del momento dell’assegnazione del titolo.

AZZURRI COSTRETTI A INSEGUIRE - Dietro di loro, è un “trionfo” di bandiere tricolori. Sono ben cinque i piloti azzurri che caratterizzano dalla terza alla settima posizione. Ma se per uno di loro, i risultati fin qui ottenuti possono essere considerati mezzi miracoli (vedi Bulega, quarto in campionato nell’anno del debutto mondiale, con un podio all’attivo), per gli altri, questa prima parte di 2016 non può essere pienamente soddisfacente. 

LA SCUOLA E’ TORNATA MA… - Sono minimo 67 i punti da recuperare nei confronti di Binder, per Fenati, Bagnaia, Antonelli e Bastianini. Tanti. Forse troppi per poter pensare di sognare in grande. I quattro corrono spesso al top e dimostrano che la scuola italiana è tornata ad occupare una posizione importante nella categoria e a giocarsela di nuovo con quella spagnola. Ma, per fare la differenza, manca ancora quel pizzico di lucidità. Soprattutto nelle fasi decisive. 

SU E GIU’ - Roma Fenati, finora, è stato altalenante ed è ormai una costante delle sue stagioni in Moto3: va forte, ha dalla sua due podi (una vittoria e un secondo posto) e due quarti posti, a cui però vanno aggiunti due “zero” in classifica che pesano per ora come macigni: con una ventina di punti in più in totale (normale amministrazione, in due gare), starebbe appaiato a Navarro…
Stesso discorso per Bagnaia: Francesco ha chiuso tre volte sul podio (tre volte terzo) ma deve fare i conti con due prestazioni da “zero” e le gare di Austin e Le Mans, dove ha raccolto solo sei punti in totale.
Niccolò Antonelli era partito alla grande con la vittoria in Qatar. Che, forse, gli ha fatto più male che bene: tre gare senza riuscire a vedere la bandiera a scacchi e nelle altre tre, una media di 9 punti a gara. Pochino davvero.
Enea Bastianini, invece, proprio a Barcellona ha centrato il miglior risultato della stagione: un terzo posto che gli ha regalato il primo podio dopo troppi risultati non all’altezza: tra questi, anche due scivolate che non hanno fatto bene ne al morale nel alla classifica.

A tutti servirà un cambio di rotta nella seconda parte della stagione. Costanza di risultati e presenza quasi fissa sul podio per provare a inserirsi nella lotta al titolo tra Binder e Navarro. Forza, azzurri.

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