Moto3, Di Giannantonio: "Non mi sarei mai aspettato due podi"

Moto3, Di Giannantonio: "Non mi sarei mai aspettato due podi"

"Credo che per un debuttante sia comunque un ottimo risultato confermarsi sempre nei primi 10, per cui questo è il nostro target", dice Di Giannantonio in vista del Sachsenring

Redazione

12.07.2016 16:15

Ad Assen Fabio Di Giannantonio ha dato la seconda prova del suo valore conquistando il podio in un concitato  finale di gara. Al suo secondo arrivo nelle posizioni che contano in questa stagione, dopo la piazza d’onore al Mugello, il giovane pilota si appresta ad essere uno dei nomi di punta della Moto3.

“Quello di Assen è stato un risultato un po’ inaspettato", ha detto Di Giannantonio a MotoGP.com. "Il fine settimana non era partito benissimo e anche se siamo andati in crescendo, con un ottimo warm up, non pensavo certamente di poter fare una gara del genere. La domenica invece è stato bellissimo: in testa alla corsa ci siamo ritrovati in tanti italiani: ragazzi che conosco da molto tempo e con i quali corro sin dalle minimoto, per cui la bagarre è stata molto divertente perché sempre molto corretta e pulita. Di conseguenza, all’ultimo giro abbiamo dato tutto, giocandocela. Un risultato molto bello perché il primo importante ottenuto all’estero, fuori casa!”

Nel suo anno da debuttante 'Diggia' non si aspettava questi risultati.

"Prima che iniziasse la stagione, sinceramente, no. In seguito però siamo stati in grado di migliorarci gara dopo gara e quindi il podio è diventato un obiettivo più realistico. In ogni caso, non voglio iniziare a pensare troppo al podio come a un obiettivo per le prossime gare: voglio soltanto continuare a migliorarmi il più possibile.

"A mio parere la prima parte della stagione è stata positiva: anche se le prime gare non sono state facili, poi siamo riusciti a riprenderci molto bene, superando le difficoltà iniziali”.

Qual è stata la tua più grande delusione in questa stagione?

“Senza dubbio il GP di Francia a Le Mans: in gara partivamo carichi dopo buone qualifiche, sapevamo che avremmo potuto fare una bella gara e raccogliere i primi punti mondiali, ma non abbiamo centrato l’obiettivo perché ho avuto un calo fisico, ritrovandomi impreparato per affrontare il finale di gara. Dopo la gara ero molto deluso e arrabbiato con me stesso, ma è stata una lezione che mi ha insegnato tanto. È stato un episodio importante: ci ha fatto capire cosa dovevamo cambiare nella mia preparazione e di fatto ci ha permesso di arrivare dove siamo adesso”.

Prospettive per Sachsenring?

“E' una pista che mi piace molto e che conosco bene, avendoci già corso nelle ultime due stagioni con la MotoGP Rookies Cup; inoltre è un tracciato ricco di curve a sinistra, che io prediligo. In ogni caso il mio obiettivo rimarrà comunque sempre lo stesso: entrare nella top ten. Credo che per un debuttante sia comunque un ottimo risultato confermarsi sempre nei primi 10, per cui questo è il nostro target. Tutto ciò cercando sempre di migliorarsi e dare il massimo, per arrivare preparati al 2017”.

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