Il ritorno di Fenati: quando la rabbia si trasforma in talento

Il ritorno di Fenati: quando la rabbia si trasforma in talento

"Sono stati test molto positivi, la squadra mi piace. C'è margine e possiamo migliorarci ancora", dice Fenati, protagonista dei test a Jerez al rientro in Moto3 dopo la rottura del contratto con la VR46 di Rossi

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18.11.2016 14:53

E' la voglia di riscatto a farla da padrona sotto il casco di Romano Fenati: il pilota ascolano è rimasto a piedi lo scorso agosto, dopo le prove libere del GP d'Austria, quando era ancora in corsa per il titolo della Moto3 con i colori del team VR46. "Romano è stata una battaglia perduta, volevamo scommettere su di lui anche in futuro ma abbiamo dovuto arrenderci", aveva detto Valentino Rossi. Contrattualizzato per il tutto il 2016, Fenati non ha potuto salire su un'altra moto fino alla conclusione dell'ultimo GP dell'anno, quello di Valencia.

DI NUOVO AL TOP - L'ascolano è salito così per la prima volta in sella alla Honda NSF250RW mercoledì 16 e giovedì 17 novembre, in occasione della due giorni di test. E si è trovato subito bene con la nuova moto e la nuova squadra: ha chiuso la prima giornata con il primo tempo assoluto, facendo segnare il crono di 1:46.930s, poi rimasto imbattuto anche il giorno successivo.

SERENITA' AL BOX - “Sono stati test molto positivi, iniziati subito con il piede giusto. La squadra mi piace molto, come del resto la moto", così dice Romano Fenati, tornato in pista da protagonista nei test di Jerez. Il giovedì Fenati ha percorso 41 giri, concentrandosi soprattutto sulla messa a punto del nuovo prototipo. Un inizio promettente, che ha portato serenità nel box. "Bisogna lavorare molto, come abbiamo fatto oggi, perché c'è margine e possiamo migliorarci ancora. A Valencia spero di riuscire a trovare, fin da subito, un buon feeling per fissare una buona base di partenza, utile per il 2017", conclude Fenati, un talento arrivato al motomondiale a soli sedici anni, direttamente dal CIV, il Campionato Italiano di Velocità, dove ha sfiorato il titolo, conquistando poi quello di campione europeo. E che, di sicuro, farà ancora molto parlare di sè.

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