Moto3 Argentina, gara: Italia abbatte Italia

Moto3 Argentina, gara: Italia abbatte Italia

A inizio gara, Fenati sbaglia la frenata, mettendo KO Antonelli. A nove giri dal termine, Bulega colpisce Di Giannantonio, che finisce a terra. Seconda vittoria di Mir.

09.04.2017 18:35

Joan Mir lo scorso anno aveva già dimostrato di essere velocissimo. Quest'anno il pilota del team Leopard vuole fare il Brad Binder (campione del mondo 2016). Anzi, meglio. Lo spagnolo ha bissato il successo del GP Qatar. In Moto3, due vittorie consecutive non si vedevano da tanto tempo. In qualifica Mir non è stato efficacissimo. Partiva dalla sedicesima casella ed è stato autore di una rimonta favolosa e veloce. “La prima parte è stata difficile - ha detto Mir -. All’inizio ho spinto al massimo perché pensavo che molti erano in grado di scappare e non volevo perdere contatto la testa della corsa". Tutto facile, in teoria. In pratica Mir ha dato dimostrazione di essere il pilota da battere. La Honda è veloce, ha un'ottima ciclistica, che consuma le gomme in modo regolare e lui è forte, soprattutto in staccata e nella prima parte dell'inserimento in curva. Lo spagnolo è uno dei poche che, quando è al comando, riesce impostare il suo ritmo senza essere superato grazie al gioco delle scie.

GLI ITALIANI SI ABBATTONO - Giornata no per gli italiani, che si sono abbattuti strada facendo. All'inizio della corsa Fenati, autore di una partenza non felice, mentre stava rimontando ha sbagliato una staccata, abbattendo Niccolò Antonelli“Di solito Romano non guida così - ha detto Antonelli -. Credo abbia commesso un errore”. Effettivamente la Direzione Gara non ha punito Fenati, pertanto il contatto tra i due è stato considerato un normale incidente di corsa. A nove giri dalla fine altri due ritiri: Enea Bastinini è caduto a causa di un suo errore, mentre Nicolò Bulega ha urtato Fabio Di Giannantonio, mettendolo al tappeto. In seguito a questo contatto Bulega (sanzionato dalla Direzione Gara per la sua manovra), che già era in fase decrescente ha continuato a perdere posizioni, chiudendo al tredicesimo posto, che però, a causa della penalizzazione, è diventato il sedicesimo. Notizie positive dai rookie. Tony Arbolino (quattordicesimo), risalito bene dalle retrovie e autore anche di un giro veloce, ha conquistato i suoi primi due punti mondiali dopo due corse.

MIGNO SALVA L'ITALIA - Il più saggio degli italiani è stato Andrea Migno, che ha analizzato i limiti della sua KTM e ha sfruttato al meglio il potenziale a sua disposizione: "Qui in Argentina abbiamo avuto problemi di grip rispetto alle Honda. Eravamo in dubbio se usare la gomma dura ma alla fine abbiamo scelto quella con mescola media. All'inizio ho cercato di non strapazzare i pneumatici e alla fine ho spinto al massimo anche se nelle curve veloci faticavo. In staccata ero forte, però non ero mai abbastanza vicono per sorpassare". Migno è arrivato quinto, dopo un duro corpo a corpo con Jorge Martin, salito sul terzo gradino del podio e parzialmente soddisfatto della sua prestazione: "Ho perso molto tempo nelle frenate e dovevo recuperare in altre parti della pista. Dobbiamo migliorare". Secondo posto per John McPhee, veloce ma non al livello di Mir: "Mir ha definito il passo. Non me lo aspettavo. Sapevo che lo avrei avuto davanti a me nel finale. Ho fatto il massimo per sorpassarlo ma oggi non era possibile. Sono un po’ frustato, perché avrei voluto la vittoria. Abbiamo guadagnato altri punti pesanti e questo è positivo”.

Qui potete leggere la classifica della gara della Moto3.

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