Il 9 gennaio scatta il Supercross

Tra incognite e difficoltà economiche: ecco il campionato 2010

Redazione

04.01.2010 ( Aggiornata il 04.01.2010 09:16 )

Sarà un campionato pieno di incognite e questa, paradossalmente, è l’unica certezza del Supercross americano 2010. La mancanza di punti certi riguarda soprattutto due aspetti. Del primo hanno già avuto sentore anche gli italiani: lo stato di forma del campione in carica, James Stewart. Chi si aspettava di vederlo al Supercross di Genova, dove era atteso, è rimasto deluso. Stewart ha dato forfait, accusando un malessere dai contorni misteriosi. Il problema è iniziato al Supercross di Bercy. Doveva essere una sgambata per uno del suo calibro e difatti Stewart ha vinto senza problemi le prime due giornate. Ma al via della terza finale non si è presentato. Sembra che sia addirittura svenuto, ma le informazioni sul suo stato di salute, filtrate dallo staff, sono poco esaustive. Si parla di un’infezione, di un virus. Comunque sia, per valutare lo stato di forma del due volte campione AMA Supercross, bisognerà attendere la prima prova, Anaheim.

Se Stewart sarà in forma, è difficile pensare che non arrivi il terzo titolo, ma l’asso della Florida non è nuovo ad alti e bassi. Dunque pronostico incerto. Delle difficoltà del numero 1, è pronto ad approfittare Chad Reed, campione 2008 e 2004, che quest’anno, lasciata la Suzuki, è passato in Kawasaki. Dividerà la squadra con l’astro nascente Ryan Villopoto, alla sua seconda stagione con la 450 e dunque molto deciso a farsi valere. A centrare se non il titolo almeno un buon piazzamento tenterà anche Josh Grant, che nel 2009 molto ha fatto vedere buone cose.

Nel ruolo di outsider si piazza anche Ryan Dungey, campione in carica Lites Costa Ovest: ha dimostrato al Nazioni che la guida della 450 gli viene più spontanea rispetto alla piccola 250. Poi ci sono piloti di seconda fascia, ma comunque interessanti. A partire da Josh Hill, grandi potenzialità ma un carattere da tenere sotto controllo. Poi il duo Honda, Davi Millsaps e Andrew Short, a volte un po’ deludenti tra infortuni e mancanza di spunti vincenti. A

ltro buon pilota che però finora si è espresso in tono minore è Josh Hansen, il vincitore degli X Games. Per non dire di Jason Lawrence, talento con poca testa: attualmente è detenuto, ma dovrebbe uscire in tempo per la seconda metà della stagione. Quarto nella Lites Class Costa Ovest del 2009, Justin Brayton, quest’anno ha fatto già belle figure a Bercy e Genova: punta a salire quanto più spesso sul podio. Assente da quasi due anni per via di una rara forma di tumore all’occhio, torna a correre il sudafricano Grant Langston.

Mancherà Mike Alessi, punto forte la partenza: è tornato alla KTM ufficiale e dedicherà i primi cinque mesi di quest’anno alle competizioni internazionali e ai primi GP del mondiale. Poi andrà al National. L’altro aspetto che caratterizza il campionato americano Supercross di quest’anno (e non solo quello...) è la crisi economica. D’accordo, non è un argomento nuovo, ma in America la depressione è ancora particolarmente feroce. Non ha risparmiato Case e squadre, decimando il numero dei piloti e è qualcosa cui gli assi del Supercross non sono abituati.

Per la prima volta nella storia delle competizioni USA, la Yamaha, una delle squadre più prestigiose, non sarà presente in maniera ufficiale. E chissà se questa non sarà la scelta del futuro anche per le altre case. Perché pure chi resta non se la passa benissimo. La Honda è stata vicina a una scelta simile a quella della Yamaha, poi il rinnovo dell’accordo con Red Bull ha portato un po’ di respiro, pur con un team interno ridimensionato: Davi Millsaps e Andrew Short con la 450 ma nessuno nella Lites Class. Non se la passa meglio la Suzuki. Sembrava che fosse arrivato il momento dell’addio alle corse, quando ha trovato nella Yoshimura (azienda che fa capo alla stessa Suzuki) un alleato in grado di farsi carico dell’intera attività sportiva americana.



Lites Class
- Sembra incredibile, ma anche se siamo a ridosso del via, nella categoria dove corrono i più giovani è difficile azzardare un pronostico. Molte squadre decidono solo all’ultimissimo momento lo schieramento nelle due coste, est e ovest. Tra i protagonisti ci sarà sicuramente Christophe Pourcel, campione in carica Costa Est, che è rimasto in 250 perché non è riuscito a trovare una sistemazione adeguata in 450. Tra i migliori c’è anche Trey Canard, nel National ha subito un grave infortunio, ma pare ne sia uscito e la preparazione invernale è avvenuta senza problemi. Da tenere d’occhio anche: Justin Barcia, Jake Weimer, Dean Wilson, Austin Stroupe, Nico Izzi, Ryan Morais, senza dimenticare Tyla Rattray e Tommy Searle.


Il calendario
Sedici prove, quindici negli States e una in Canada: saranno tutte valide sia per il campionato Supercross americano sia come mondiale di categoria.

9 gennaio Anaheim*
16 gennaio Phoenix*
23 gennaio Anaheim*
30 gennaio San Francisco*
6 febbraio San Diego*
13 febbraio Anaheim*
20 febbraio Indianapolis**
27 febbraio Atlanta**
13 marzo Toronto (Canada)**
20 marzo Dallas**
27 marzo Jacksonville**
10 aprile Houston**
17 aprile St. Louis**
24 aprile Seattle*
1 maggio Salt Lake City*
8 maggio Las Vegas***

* Lites Class Costa Ovest
** Lites Class Costa Est
*** Shootout


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