Mondiale Supermoto, Jerez: Chareyre perfetto ma Schmidt c’è

di Federico Porrozzi Thomas Chareyre è il numero uno del supermotard mondiale. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi, a chiarire le idee ci ha pensato lo stesso francese, che sul circuito spagnolo di Jerez (teatro del primo appuntamento mondiale del 2016), si è imposto in entrambe le manche. CAMPIONE SOLITARIO - In gara1, l’alfiere TM è partito forte, seguito dal ceco Kejmar (KTM), dal tedesco Reiner-Schmidt (TM) e dall’austriaco Hollbacker (Husqvarna). Quest’ultimo, però, è caduto alla prima curva e si è ritrovato subito in fondo al gruppo mentre l’ex-campione S2, il finlandese Kingelin (Aprilia), risaliva forte dalle retrovie per giocarsi il podio. A metà gara, Chareyre ha iniziato a fare la differenza, a prendere un buon vantaggio sugli inseguitori e a passare indisturbato sotto la bandiera a scacchi con oltre 9 secondi di margine. Dietro, la battaglia per il secondo posto è stata vinta dall’esordiente Schmidt, campione della S1 in carica, davanti a Kejmar. Fuori dal podio Kingelin e Hollbacher, bravo a risalire fino alla top five. SI AFFACCIA SCHMIDT – Un breve rovescio di pioggia sceso prima del via ha condizionato gara2 ma non nel risultato finale. Chareyre, partito forte anche stavolta allo spegnimento del semaforo rosso, seguito ancora una volta da Kejmar, Schmidt, Hollbacher e dallo spagnolo Gimenez. Dalla terza tornata è iniziato il forcing del campione del mondo, che è riuscito a prendere quasi 2 secondi di vantaggio sui rivali. Schmidt, però, ha dimostrato ancora una volta di avere già un ottimo feeling con la S1 e, dopo aver recuperato il gap sul campione, è riuscito anche a passarlo e a condurre la gara. Una soddisfazione enorme, durata però poco più di un giro, fino a quando Chareyre non è ripassato andando poi a vincere la sua seconda gara su due. Dietro di lui, Hollbacher, che nel finale ha avuto la meglio su Schmidt. Quarto e quinto, rispettivamente, Kejmar e Gimenez. In classifica generale, Chareyre comanda con 50 punti seguito da Schmidt con 42 e da Hollbacher con 38.