Yamaha off-road, Rinaldi: “2017? Speriamo di non avere problemi”

Yamaha off-road, Rinaldi: “2017? Speriamo di non avere problemi”

Il boss dello squadrone di Iwata per la MXGP non nasconde gli obiettivi per la prossima stagione. Puntano in alto anche Chiara Fontanesi e Alessandro Botturi

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Raffaele Sala

08.02.2017 ( Aggiornata il 08.02.2017 11:18 )

Benché sia un’istituzione, Michele Rinaldi, forte di 11 titoli piloti e 12 costruttori in 25 anni di Yamaha (e che si appresta ad affrontare la 26° stagione), rimane quel bravo ragazzo della porta accanto. Ma non nega che questo 2017 sarà un’annata difficile. “Sarà una stagione davvero interessante, per alcuni versi difficile. Anche perché oltre ai nostri e ai soliti noti, ci sarà anche Jeffrey Herlings, uno tosto per davvero”. 

MIGLIORATA DOVE SERVIVA - Ma se il 2015 è stato l’anno dei fasti, l’anno scorso non è stato altrettanto felice: “Abbiamo patito gli infortuni: speriamo che quest’anno non ce ne siano, così potremo vedere i veri valori in campo. Sono fiducioso perché vedo Romain (Febvre) e Jeremy (Van Horebeeck) motivati e ben supportati: abbiamo migliorato la moto nelle aree tecniche che ci hanno chiesto. E infatti siamo partiti bene con ottimi piazzamenti a Riola Sardo e Malagrotta”.

RITORNO A CASA - Kiara Fontanesi, quattro volte campionessa del mondo, tira un sospiro di sollievo: “Salire in sella alla Yamaha, dopo l’anno scorso, è stato come tornare a casa: ho ritrovato subito gli automatismi che mi sembrava di aver perso. Ho trovato una moto migliorata, soprattutto nella guidabilità. E poi un gran bel motore che ora beneficia di parti che arrivano dagli Stati Uniti”. “Eh sì – prosegue Kiara – l’anno scorso ho avuto tantissima sfortuna. Quest’anno posso solo fare meglio!”

CONVALESCENZA - Alessandro Botturi, invece, è una delle punte di diamante del Yamalube Yamaha Official Rally Team: “Sono a riposo dalla botta alla Dakar, ma ho una gran voglia di salire in moto! Sarebbe stata un’ottima gara perché mai come quest’anno avevamo le carte in regola per fare bene, il team era perfettamente amalgamato e questo è un aspetto importante quando stai via da casa per molti giorni. Ci sarò l’anno prossimo, dopo aver affrontato il Rally di  Merzouga, il Marocco e la Sardegna: non vedo l’ora”.

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