L’Enduro iridato approda in Turchia

Svolta epocale per la disciplina. E Knight è vicino al titolo

Redazione

01.09.2010 ( Aggiornata il 01.09.2010 13:03 )

Il mondiale enduro apre un capitolo nuovo nella sua storia approdando questo fine settimana per la prima volta nella sua storia in Turchia. Situata ai margini dell'Europa, la Turchia oggi non è più il paese del "Grano Turco", il sovrano dell'Impero Ottomano che tanto ossessionava l'immaginario dell'Occidente, ma una terra accogliente, di antiche civiltà che si possono scoprire a sole due o tre ore di volo dalle capitali europee.

Terra dei contrasti, dove puoi scalare le altezze ghiacciate del remoto Monte Ararat alla ricerca dell'Arca di Noè, o attraversare gli storici fiumi Eufrate e Tigri, o seguire le orme di San Paolo oppure semplicemente rilassarsi sulle sabbie dorate della spiaggia di Patara del Mediterraneo. Il GP di Turchia di sabato 4 e domenica 5 settembre si disputerà a Fethiye, famoso centro balneare situato nel sud est del Mar Mediterraneo all'inizio di una bellissima baia, cosparsa di isole.

Il paddock sarà situato all’interno dello stadio di Fethiye, mentre il percorso si articolerà su tre giri di un anello di 90 Km. con tre differenti prove speciali a giro di cui una cross, una linea e una estrema. L’antipasto del GP di Turchia vedrà disputarsi venerdì sera la speciale prologo. Da sottolineare che per partecipare a questo GP Case e Team hanno raggiunto Fethiye coi vari camion e mezzi in convoglio, mentre un centinaio di addetti, tra piloti, meccanici, team manager, ecc. sono arrivati in Truchia all’aeroporto di Dalaman a una cinquantina di chilometri da Fethiye con un volo charter organizzato appositamente.

Dando uno sguardo alle classifiche di campionato delle varie classi la E3 potrebbe vedere assegnare matematicamente il titolo iridato già da questo GP. L’inglese dell’Isola di Man, David Knight (KTM 500 4T), infatti, è al comando con un vantaggio di 52 punti di vantaggio sul francese Christophe Nambotin (Gas Gas 300 2T). Una vittoria e una secondo posto darebbero a Knight, quindi, la matematica certezza del titolo. Terzo in classifica a un solo punto da Nambotin, troviamo il nostro Simone Albergoni (KTM 300 2T) protagonista in Grecia di un infortunio al mignolo della mano destra che potrebbe condizionare nuovamente la sua prova.

Alessandro Botturi (Husaberg 500 4T) è sesto ma ha tutte le carte in regola per poter puntare ad entrare tra i primi cinque della classifica finale.

Nella E2 occhi puntati su Mika Ahola (Honda 450 4T) che dopo aver ottenuto una prima e una seconda posizione in Grecia, complice anche il colpo di scena della penalizzazione di tre minuti in cui sono incappati Cervantes (KTM 450 4T) e Oldrati (KTM 250 2T), può contare su un vantaggio di 30 punti in classifica. Ahola povrà quindi gestire nel migliore dei modi il proprio vantaggio puntando a fare ancora più punti possibile e a non commettere errori. Da parte sua Cervantes dovrà fare una gara tutta d’attacco per sperare ancora di rimanere in lotta per il titolo. Terzo in classifica con 209 punti Thomas Oldrati dovrà invece vedersela con lo svedese Joackin Ljunggren (Husaberg 450 4T) che lo segue a sole due lunghezze di distacco. Oscar Balletti (Honda 450 4T) è settimo in classifica. Dopo la bella prova del GP di Grecia, Fabrizio Dini (Beta 450 4T) è atteso confermare i progressi dimostrati lo scorso week end.

Nella Classe E1 Antoine Meo (Husqvarna 250 4T), dopo la battuta d’arresto di sabato scorso in Grecia, seguita dalla pronta vittoria di domenica, riparte da questo GP con 22 punti di vantaggio in classifica sul giovane finlandese Eero Remes (KTM 250 4T), mentre Johnny Aubert (KTM 250 4T) è terzo staccato dalla vetta di 33 punti. Il GP di Turchia si presenta come una gara molto tattica per le sorti del campionato di questa classe in quanto il minimo errore può essere fatale a tutti e tre i contendenti. A Fethiye non è ancora sicura la presenza di Maurizio Micheluz (TM 250 4T) che domenica in Grecia si è fratturato il setto nasale in una caduta ed al quale sono stati applicati anche sette punti di sutura per la ferita riportata al naso nella sua caduta. Da seguire infine la prova di Fabio Mossini (Honda 250 4T). Nella E1 l'italo-francese Antoine Meo (Husqvarna 250 4T), dopo la battuta d’arresto di sabato scorso in Grecia, seguita dalla pronta vittoria di domenica, riparte da questo GP con 22 punti di vantaggio in classifica sul giovane finlandese Eero Remes (KTM 250 4T), mentre Johnny Aubert (KTM 250 4T) è terzo staccato dalla vetta di 33 punti. A Fethiye non è ancora sicura la presenza di Maurizio Micheluz (TM 250 4T) che domenica in Grecia si è fratturato il setto nasale in una caduta ed al quale sono stati applicati anche sette punti di sutura per la ferita riportata al naso nella sua caduta.

Nella E2 occhi puntati su Mika Ahola (Honda 450 4T) che dopo aver ottenuto una prima e una seconda posizione in Grecia, complice anche il colpo di scena della penalizzazione di tre minuti in cui sono incappati Cervantes (KTM 450 4T) e Oldrati (KTM 250 2T), può contare su un vantaggio di 30 punti in classifica. Ahola povrà quindi gestire nel migliore dei modi il proprio vantaggio puntando a fare ancora più punti possibile e a non commettere errori. Da parte sua Cervantes dovrà fare una gara tutta d’attacco per sperare ancora di rimanere in lotta per il titolo. Terzo in classifica con 209 punti Thomas Oldrati dovrà invece vedersela con lo svedese Joackin Ljunggren (Husaberg 450 4T) che lo segue a sole due lunghezze di distacco. Oscar Balletti (Honda 450 4T) è settimo in classifica. Dopo la bella prova del GP di Grecia, Fabrizio Dini (Beta 450 4T) è atteso confermare i progressi dimostrati lo scorso week end.

Dario Agrati


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