Enduro estremo. Hell's Gate

Graham Jarvis re dell'estremo

Redazione

20.02.2012 ( Aggiornata il 20.02.2012 14:03 )

Graham Jarvis, Campione in carica, ha ancora una volta avuto ragione dell’Hell’s Peak e degli avversari rimasti in pochi, pochissimi, quattro soltanto, a contendergli lo scettro che ha reso famoso l’inglese sull’olimpo dell’Enduro estremo. L’inglese (nella foto) del Flite Team, Pilota supported Husaberg, ha concluso la gara eliminatoria del mattino al secondo, posto, alle spalle del debuttante Jonny Walker (KTM), evidentemente amministrando le risorse in vista dell’impegno cruciale del pomeriggio.
17 Piloti al termine del primo giro, e 11 alla fine del secondo. I tre giri finali (il sesto, inizialmente previsto, è stato annullato per le condizioni critiche), sono stati, come prevedibile, decisamente impegnativi. Sette i piloti in gara al terzo passaggio, nell’ordine Graham Jarvis, Jonny Walker, Xavier Galindo, Webb Cody, Andreas Lettembichler, Douglas “Dougie” Lampkin e Piero Sembenini. L’Italiano è fuori al passaggio successivo, il quarto, poiché ha oltrepassato la soglia dei trenta minuti di ritardo dal primo, e nel giro finale è la volta di Lampkin a dover dare forfait.
Alla fine Graham Jarvis, stremato, ha superato il traguardo per primo, seguito dall’inglese Jonathan Walker (KTM), lo spagnolo Xavi Galindo (Husaberg), l’americano Cody Webb (Beta) ed il tedesco Andreas Lettembichler (Husqvarna).
Alessandro Botturi (KTM), al mattino ha concluso al terzo posto, ma nel secondo dei cinque giri della fase finale è rimasto vittima di un imprevisto che gli ha impedito di portare a termine la finalissima di Hell’s Gate: un lungo filo di ferro, nascosto tra la vegetazione, si è arrotolato attorno al mozzo posteriore impedendo al pilota di procedere.

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