Cross. Chiara Fontanesi si conferma campionessa

Cross. Chiara Fontanesi si conferma campionessa
Con una vittoria e un terzo posto in Rep. Ceca ha conquistato il suo terzo titolo Mondiale. La GALLERY!

Redazione

27.07.2014 ( Aggiornata il 27.07.2014 17:32 )

Chiara Fontanesi ha vinto il suo terzo titolo mondiale motocross femminile sulla pista di Loket, in Repubblica ceca. È stato quello più sudato e forse più bello. Lo ha conquistato con grinta, nella manche del sabato, e con intelligenza nella gara della domenica. Sabato ha vinto di prepotenza, mentre nella gara della domenica ha controllato la Rutledge. Non è partita al meglio, ha recuperato e si è portata al quinto posto. Ha studiato le avversarie, poi una volta che l’avversaria al titolo, la Rutledge, è passata in testa ha accelerato anche lei. Era quarta e in un solo sorpasso di è portata seconda. Una volta negli scarichi dell’avversaria ha lasciato sfilare la Lancelot e ha amministrato il vantaggio. Ha chiuso terza di manche e campionessa del mondo. “ Il primo mondiale non si scorda mai, ma questo me lo sono tolta dalla pelle - dice la campionessa - In Qatar è andata malissimo e da lì ho iniziato la mia rincorsa. Una volta in testa al mondiale non sono riuscita a scappare in classifica. E mi sono trovata qui a giocarmi la stagione”. KIARA-PODIO-LOKET È stata dura.  “In questo mese mi sono allenata tanto e ho lavorato molto su me stessa. Mi sono presentata qui che volevo vincere assolutamente la prima manche. Ci sono riuscita. Ho corso la mia miglior gara stagionale. E finire prima ieri mi ha tolto un bel peso. Oggi sono partita male, ma ho recuperato in fretta e sono riuscita a mettermi subito nel gruppo di testa. Una volta dietro alla Rutledge ho lasciato sfilare la Lancelot e mi sono accontentata. Peccato non avere vinto il GP ma la posta era troppo alta e dunque ho pensato solo al mondiale”. Una gioia la sua alla quale hanno preso parte anche le avversarie. “Stamattina la Papenmeier prima del via mi ha detto che aveva sognato che vincevo il mondiale. A fine gara mi ha abbracciato come una sorella. E poi la Rutledge è venuta a darmi la sua maglia, ce le siamo scambiate. Il bello dello sport".

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