Internazionali d’Italia di Motocross: Cairoli c’è

Internazionali d’Italia di Motocross: Cairoli c’è
"Gli Internazionali sono un appuntamento fisso che non mi perdo mai e restano il miglior modo per preparare la stagione iridata che inizia due settimane dopo l'ultima gara di Mantova", dice il nove volte iridato

01.02.2018 15:50

Il primo appuntamento del 2018 con i top rider del Motocross mondiale è alle porte: nel weekend del 3 e 4 febbraio andrà in scena a Riola Sardo il primo round degli Internazionali d’Italia. Il parco partenti è molto ricco in tutte e tre le classi, tanto da avere ben 16 i titoli iridati in gara in MX1: un record che conferma la crescita degli Internazionali che si contraddistinguono come un irrinunciabile banco di prova per tanti dei migliori team e piloti di Motocross del mondo. 

I PROTAGONISTI - A capitanare la lista degli sfidanti nella classe regina sarà il nove volte iridato Tony Cairoli che, in sella alla sua KTM, punterà a difendere il titolo della MX1 conquistato agli Internazionali dello scorso anno. Tra i suoi principali antagonisti, il compagno di marca Jeffrey Herlings, il duo Yamaha Romain Febvre e Jeremy Van Horebeek, il pilota di Honda HRC Tim Gajser, senza dimenticare il binomio della Husqvarna formato da Gautier Paulin e da Max Anstie. In gara anche i tre piloti in blu della Yamaha Wilvo: Arnaud Tonus, Shaun Simpson e Jeremy Seewer, al debutto in gara sulla 450. Tra i protagonisti della classe regina anche Max Nagl, in gara per la prima volta con la pesarese TM, Josè Antonio Butron col Team KTM Leopard, Tannel Leok con la sua Husqvarna e Alessandro Lupino che esordirà sulla sua nuova Kawasaki del team Gebben. 

In MX2 il campione del mondo in carica Pauls Jonass scenderà in pista per la prima volta con il numero 1 sulla tabella della sua KTM e si troverà ad affrontare con ben 62 piloti iscritti in 250, tra i quali i due portacolori azzurri Michele Cervellin (Honda) e Samuele Bernardini (TM). Ci saranno anche Hunter Lawrence e Bas Vaessen che con Calvin Vlanderen debutteranno in sella alle loro Honda CRF, Vseva Brylyakov e Ben Watson per la prima volta in sella alle Yamaha, il campione europeo della 250 Morgan Lesiardo e Zachary Pichon, per la prima volta in gara con la KTM. Altro esordio per Gianluca Facchetti, che da campione del mondo della 125, debutta in sella alla 4 tempi a Riola su KTM. Sulla moto della Casa Orange ci sarà anche Matteo Puccinelli

La diretta streaming – Le gare si potranno seguire in diretta web in streaming gratuito sui social media OffRoad e sul sito www.offroadproracing.it, con il primo appuntamento fissato per le 13.20 di domenica 4 febbraio.

CAIROLI: SENZA TREGUA – Tony Cairoli è pronto ad affrontare il suo primo impegno della stagione: per tre domeniche consecutive s’impegnerà a difendere il titolo negli Internazionali d’Italia, e questo non sarà che l’antipasto di una stagione mondiale serrata, come sempre.

“Gli Internazionali sono un appuntamento fisso che non mi perdo mai e restano il miglior modo per preparare la stagione iridata che inizia due settimane dopo l’ultima gara di Mantova”, dichiara Cairoli. 

Il riposo, nel periodo invernale, è stato poco per il pluricampione siciliano.

“Da quando il campionato è finito ho avuto parecchi impegni, dal matrimonio fino alla festa per celebrare il nono titolo, passando per il Rally di Monza ed il Memorial Bettega, fino al Motorshow di Bologna”, ha detto Cairoli. “La off season non esiste quasi più, ma non mi lamento, perché in buona parte tutti questi impegni sono la conseguenza delle mie vittorie, quindi diciamo che è il prezzo da pagare”, dice il nove volte iridato.

Cairoli non ha mai smesso neanche gli allenamenti.

“Ormai non ci si ferma quasi più, pochi giorni di riposo e poi si deve riprendere il lavoro e tra messa a punto della moto e test dei nuovi particolari, non c’è un attimo di tregua. Un tempo ci si fermava ad ottobre e si riprendeva molto più avanti, oggi non sarebbe possibile”.

NO ALLA ROUTINE – Cairoli non ha una vera e propria giornata-tipo. “Un giorno ci sono dei test, un altro esco in mountain bike, se c’è una giornata particolarmente bella magari esco in mare, insomma vario molto, sia gli allenamenti, che le attività svolte nel tempo libero. Non ho mai seguito una schema preciso e mi sono sempre affidato alle sensazioni che mi tramette il fisico, anche per non annoiarmi con una routine troppo stretta”, spiega Cairoli.

Tanti sforzi sono stati ripagati con l’ennesimo titolo, il nono, arrivato nel 2017.

“E stato un anno da incorniciare, non c’è dubbio, probabilmente il migliore della mia carriera”, dice Tony. “E’ iniziato con la vittoria agli Internazionali d’Italia ed è terminato col matrimonio con Jill. Peccato che al Nazioni le cose non siano andate come volevo, ma per il resto era davvero impensabile fare di meglio. Diciamo che i due anni passati a lottare con gli infortuni hanno contribuito a far crescere in me una grande motivazione e la voglia di far vedere che non ero finito, come diceva invece qualcuno, era tanta”

Questo, però, non lo rende certo pago. 

“Sono una persona che ha i piedi ben piantati per terra e non un sognatore, sono piuttosto pratico e pragmatico ma se non avessi creduto nei sogni a 15 anni magari sarei tornato a casa in Sicilia invece di continuare ad insistere con le gare”.

Nessun mistero sui propositi per il 2018.

“Gli stessi che faccio da molti, moltissimi anni, credo sia abbastanza semplice indovinare quali possano essere…”

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