Al Tourist Trophy Michael Dunlop trionfa con la BMW

Al Tourist Trophy Michael Dunlop trionfa con la BMW
Il nipote di Joey domina la Sbk e vince il suo ottavo TT. Stefano Bonetti con la sua privatissima Kawasaki, diciannovesimo assoluto.

Redazione

01.06.2014 ( Aggiornata il 01.06.2014 11:12 )

DOUGLAS - Lo strapotere di Michael Dunlop nella gara Superbike, che nella  tarda mattinata di sabato ha dato il via al TT edizione 2014, è stato semplicemente soverchiante. In testa nella seconda metà del primo giro, dopo una sfuriata iniziale del sorprendente Hillier su Kawasaki, l'alfiere della Bmw è andato in fuga e non è stato più rispreso sino alla fine della gara. Il forcing iniziale è stato tremendo, visto che Michael è riuscito a battere il record assoluto addirittura con partenza da fermo, riuscendo subito dopo a migliorare il primato. Ma non è finita qui, perché nell'ultima tornata, il 45enne neozelandese Bruce Anstey con la Honda Padgett's si rendeva protagonista di una vera impresa migliorando a sua volta il record, portandolo a 132,298 miglia orarie, ossia a una media di  213,964 km/h. L'ottavo centro al Tourist Trophy per Michael ha segnato anche il ritorno al successo della Bmw tra le big bike, dopo il leggendario centro di Georg Meier nel TT del 1939, nella classe Senior. Il podio è stato animato anche dal bravissimo Guy Martin su Suzuki-Tas, secondo, che non stappava spumante all'Isola di Man ormai da tre anni, anche se il primo, fatidico appuntamento con la vittoria per lui è ancora una volta rimandato, dopo dieci anni di tentativi.
Terzo il locale Conor Cummins con l'Honda ufficiale, davanti allo stesso Anstey e a un sorprendente e rivitalizzato Michael Rutter con un'altra Bmw. Solo 7° John McGuinness, punta di diamante della Honda, penalizzato da un precedente infortunio a una mano, che si è gonfiata e gli ha procurato fitte di dolore tali da non farlo correre con la velocità regale tipica del re della montagna. Per lui la forma fisica è lontana dall'essere recuperata e sembra proprio che questo non possa essere il suo anno, salvo sorprese che nel suo caso sono sempre dietro l'angolo. 2014 Dainese Superbike Race Va quindi sottolineata la stupenda prestazione dell'italiano Stefano Bonetti con la sua privatissima Kawasaki, 19esimo assoluto davanti all'austriaco Saiger, anche lui su Kawa. Nel corso dell'ultimo giro di gara Bonetti è riuscito a inanellare un giro da antologia, tale da fargli segnare la media di 125,022 miglia, che rappresenta la tornata più veloce fatta segnare da un nostro portacolori in tutta la storia ultracentenaria della prestigiosa competizione. L'ennesima dimostrazione che Bonetti ha recuperato alla grande dal gravissimo crash di fine 2012 a Macao, al punto che ora può ambire a piazzamenti molto onorevoli al TT di cui è specialista, soprattutto nella Superstock 1000 che lo vede meno svantaggiato che la Superbike, dove la sua Kawa praticamente di serie è costretta a misurarsi contro i prototipi giapponesi e tedeschi. Infine, tra i sidecar, nella prima frazione disputata il pomeriggio di sabato dopo la Superbike, ha vinto per la prima volta nella sua carriera sull'isola, il veterano Conrad Harrison in coppia con Mike Aylott. Per la cronaca Harrison è padre di Dean, che si è piazzato buon ottavo nella Superbike, a suggellare un weekend memorabile per la famiglia britannica. La domenica si riposa, al TT: le corse riprenderanno lunedì con la disputa della prima gara della Supersport 600, seguita dalla Superstock 1000, il terreno favorito per l'italiano Bonetti. Mario Donnini

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