La seconda vita di Toni Elias

La seconda vita di Toni Elias
"Non sono il re, ho solo vinto delle gare", ha commentato Toni Elias dopo aver vinto la sua seconda gara ad Austin

Redazione

14.04.2016 ( Aggiornata il 14.04.2016 20:29 )

Campione del mondo della Moto2 nel 2010, Toni Elias, classe 1983, ha trovato una seconda giovinezza nel campionato Moto America Superbike: lo scorso weekend, infatti, ha conquistato una straordinaria doppietta sul circuito di Austin (leggi qui), dove il campionato delle derivate dalla serie ha accompagnato la MotoGP. "Non sono il re, ho solo vinto delle gare", ha commentato Toni Elias dopo aver vinto la sua seconda gara in due giorni ad Austin. "Sono felice e soddisfatto. All'inizio della gara ero un po' preoccupato. Non avevo un gran feeling, ma quando siamo partiti il mio ritmo era buono. Le gomme scivolavano molto e quando ho fatto un errore Roger Hayden mi ha sorpassato, ma alla fine sono riuscito a prendere un po' di margine. Ero a casa, senza un manubrio, e non potevo chiedere di più. E' incredibile. E' perfetto". La carriera di Toni Elias nel Motomondiale è iniziata nel 1999, a soli 16 anni, quando lo spagnolo ha debuttato con la Honda disputando tre GP come wild card e conquistando due punti. L'anno dopo è entrato nel team di Matteoni Chupa Chups, insieme a Aled De Angelis, e ha siglato come miglior risultato un ottavo posto, concludendo ventesimo. I primi successi arrivarono nel 2001, quando vinse due gare in Olanda e in Repubblica Ceca) e si piazzò 3º in classifica generalealle spalle del san marinese Manuel Poggiali e del giapponese Youichi Ui. Nel 2002 è passato in 250 con l'Aprilia nel team Telefonica Movistar-Repsol e vinse a Motegi, piazzandosi 4º a fine stagione. Nel 2003 con cinque vittorie si piazza terzo. L'anno dopo, con la Honda RS 250 R del team Fortuna Honda chiude al quarto posto. L'anno dopo esordisce in MotoGP con la Yamaha YZR-M1 nel team Fortuna Yamaha, in squadra con Rubén Xaus. I risultati non sono positivi: ottiene 12º posto finale, anche a causa di un infortunio. Nel 2006 viene chiamato dal team Fortuna Honda per guidare la Honda RC211V e in quella stagione ottiene la sua prima vittoria in MotoGP, in Portogallo. A causa di un infortunio termina il mondiale 9º. Nel 2007 è confermato nel team Honda Gresini e chiude la stagione al 12º posto, costretto a saltare tre GP a causa di una frattura al femore rimediata in una caduta nelle prove libere del GP di Olanda. Nel 2008 passa alla Ducati Desmosedici GP8 dell'Alice Team,  ottenendo 2 podi. A fine stagione è 12º. Nel 2009 torna alla Honda RC212V del team San Carlo Honda Gresini, e conclude al 7º posto. Nel 2010 passa in Moto2 alla guida di una Moriwaki MD600, confermato dal team Gresini Racing Moto2.Ottiene tre pole position, sette vittorie e un secondo posto in Olanda. Si aggiudicacosì il titolo iridato, diventando così il primo vincitore della Moto2. Nel 2011 torna in MotoGP, ingaggiato dal team LCR Honda. Ottiene come miglior risultato due ottavi posti e termina al 15º posto. Nel 2012 torna in Moto2, ingaggiato dal team Mapfre Aspar, ma a metà stagione annuncia la risoluzione del contratto con il team,  sostituito da Jordi Torres, e trovaun ingaggio in MotoGP per sostituire per tre gran premi l'infortunato Hector Barberá sulla Ducati Desmosedici del team Pramac Racing. Il 2 ottobre viene chiamato dal team Italtrans Racing per sostituire Claudio Corti negli ultimi 4 gran premi del campionato Moto2.. Nel 2013 inizia la stagione in Moto2 nel team Blusens Avintia alla guida di una Kalex Moto2, che lascia dopo il Gran Premio di Gran Bretagna per passare al campionato mondiale Superbike alla guida della Aprilia RSV4 Factory del team Red Devils Roma, prendendo il posto di Michel Fabrizio per gli ultimi 4 gran premi. Prosegue l'avventura nel campionato mondiale superbike anche nella stagione successiva chiudendo la stagione al nono posto ma senza mai salire sul podio. Lo scorso anno viene ingaggiato insieme ad Ayrton Badovini dal team JR Racing, che però non continua tutta la stagione. Sempre nel 2015 corre in MotoGP a Indianapolis in sostituzione dell'infortunato Karel Abraham sulla Honda del team AB Motoracing. Corre sulla Yamaha Forward a partire dal Gran Premio d'Aragona in sostituzione di Claudio Corti. Termina il gran premio di Malesia al quattordicsimo posto ottenendo due punti che gli valgono il ventisettesimo posto in classifica finale. Fiammetta La Guidara

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