Foret, Lagrive e Leblanc, seconda vita nell’Endurance

Foret, Lagrive e Leblanc, seconda vita nell’Endurance
I vincitori dell’ultima edizione della 24 Ore di Le Mans hanno tutti un passato (più o meno glorioso) nel mondiale Supersport

Redazione

12.04.2016 ( Aggiornata il 12.04.2016 17:25 )

di Federico Porrozzi Sono stati i grandi protagonisti dell’edizione 2015 della 24 Ore di Le Mans. Alternandosi alla guida della Kawasaki SCR, Fabien Foret, Matthieu Lagrive e Gregory Leblanc hanno corso una gara perfetta, portando a casa la vittoria con ben 9 giri di vantaggio sui primi rivali. L’IRIDATO - I tre francesi, però, non sono dei novellini. Sono abituati ai trionfi, soprattutti quelli legati alle moto derivate di serie. Il più conosciuto dei tre è certamente Foret: quindici stagioni mondiali nella Supersport durante i quali ha centrato un titolo iridato (con la Honda Ten Kate nel 2002) e tre podi assoluti. Ben 16 vittorie, 44 podi e 14 pole position su 151 gare disputate in sella a Yamaha, Ducati, Honda, Kawasaki. Prima di passare a tempo pieno nell’endurance, per il 43enne di Angouleme anche un paio di stagioni nel mondiale Superbike, ma senza troppa fortuna. Nella LO STAKANOVISTA - Lagrive, invece, arriva al mondiale Supersport nel 2002, dopo ottimi piazzamenti nell’endurance (24 Ore e Bol d’Or) e nel campionato francese. Nella manifestazione iridata, a parte qualche exploit non brilla. La guida del 36enne di Lisieux dans le Calvados è più redditizia in altri contesti, a cui partecipa parallelamente al suo impegno iridato: alle gare “sprint” (da segnalare anche la sua partecipazione al mondiale Superbike, Matthieu continua a preferire quelle di durata, di cui diventa più volte campione del mondo e vincitore di alcune corse storiche come Bol d’Or, 24 Ore di Oschersleben e varie 8 ore. Fino a domenica scorsa, però, mancava nel suo palmares la vittoria della 24 Ore di Le Mans, più volte sfiorata in quasi 15 anni di carriera. Un sogno realizzato. LO SPECIALISTA - Gregory Leblanc, invece, di Le Mans prima di domenica ne aveva conquistate già quattro. Tutte consecutive e tutte su Kawasaki: prima nel 2010 con Da Costa e Four, poi nel 2011 sempre con gli stessi compagni di squadra, a seguire nel 2012 con Da Costa e Foray e nel 2013 con Saichaud e Foret. Anche il 30enne di Meaux ha alternato la sua carriera tra le gare di endurance e quelle “sprint”: ha corso 19 gare nel motomondiale (classe 125 e 250 con un 13esimo posto come miglior risultato) e 29 nel mondiale Supersport con un nono posto come personal best ma è, ormai da anni, uno dei piloti di riferimento dell’Endurance iridata.

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