La SBK ha ospitato le moto elettriche

Al Nurburgring sono scese in pista. Nel 2010 un torneo internazionale

Redazione

07.09.2009 ( Aggiornata il 07.09.2009 16:39 )

Nurburgring – La moto da corsa ad emissioni zero è una realtà. E viaggia pure forte! La Superbike ha ospitato al Nurburgring una piccola pattuglia di pionieri della TTXGP, la serie delle elettriche promossa dall’uomo d’affari anglo-indiano Azhar Hussain. Nel 2010 ci sarà un campionato internazionale nell’ambito del Mondiale Endurance, gestito direttamente dalla FIM. In Germania il promoter delle TTXGP , l’uomo d’affari anglo-indiano, ha parlato coi responsabili della Infront: dal 2011 le “elettriche” potrebbero far parte del programma Superbike per avere una visibilità mediatica molto maggiore rispetto a quella garantita dall’endurance. Le corse 2010 verranno organizzate sulla distanza di circa 40 chilometri.

Il debutto delle moto elettriche è avvenuto al TT 2009 con una ventina di moto “zero emissioni” lanciate sui 60,6 km del Mountain Circuit. In quella occasione la Agni (una realizzazione anglo-indiana) ha coperto il giro (60,6 km) alla rispettabile media di 140,4 km/h, impiegando 25’50”. La stessa moto è stata provata per tre giri del Ring da Mauro Sanchini, ex della Superbike e adesso commentatore televisivo. “È un altro pianeta, il primo giro è stato un po’ strano, anche perché la moto elettrica non ha né cambio né freno motore. Ma poi ci ho preso gusto: è una vera moto da corsa, con la quale ci si può divertire.”

Le elettriche corrono veloce, nel silenzio: l’unico rumore emesso dalle tre moto che hanno girato al Ring è il sibilo della catena di trasmissione. Ma la americana Motoczysz, che non era presente in Germania, è già dotata di un dispositivo che emette un rombo stile F.1 di grandissimo fascino. Il costruttore californiano alcuni anni fa aveva realizzato un prototipo per la MotoGP ma adesso ha cambiato decisamente orizzonte lanciandosi nell’elettrico. Fra le tre moto che hanno girato in Germania la moto più bella stilisticamente è stata quella del riminese Luciano Betti, sette volte campione del Mondo nella serie che fino a pochi anni fa veniva organizzata dalla FIA, la Federazione dell’Automobile.

La versione che abbiamo portato al Nurburgring ha solo 35 km di autonomia ma stiamo preparando l’evoluzione che arriverà vicino ai 100 km di percorrenza” spiega Betti. “Il prossimo anno vorremo fare il Mondiale e ovviamente anche il TT con due moto e un team di alto livello. Abbiamo molte idee e una bella tecnologia a disposizione, non certo inferiore a quella di inglesi, indiani e americani. Se troviamo qualche grossa azienda che ci dà una mano faremo dell’Italia una grande potenza motociclistica anche nel settore delle elettriche.”

Paolo Gozzi

Guarda le foto


  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi