Corser, 38 anni e 43 pole con 6 moto diverse

MISANO ADRIATICO – Troy Corser, 39 anni il prossimo 27 novembre, 345 gare nel Mondiale Superbike e ben 43 pole position, conquistate con sei moto diverse: Aprilia, BMW, Ducati, Petronas, Suzuki e Yamaha. È lui Mr. Superpole, l’uomo che ha regalato la prima pole position della storia alla Casa di Monaco nella SBK e che domani sarà uno dei favoritissimi alla vittoria. Misano è una pista dove L’australiano è andato sempre forte (nel 2008 colse la pole anche con la Yamaha), ma nel giro fatto in Superpole ci ha messo tanto del suo.

“Per fare la pole mi sono preso parecchi rischi – ha detto Corser. – La moto è a posto, ma ci ho messo parecchio del mio, soprattutto in un paio di punti. - E ha aggiunto - per la gara sono a posto, penso che girando in 35’’5-36’’ si possa lottare per la vittoria. Il mio passo è buono e anche il set up della moto lo è. Domani bisognerà vedere che temperatura ci sarà, ma penso potremo fare molto bene”.

Con il tempo di 1’35’’001, Troy sarebbe partito in quinta posizione nella gara della MotoGP del 2009. Il suo riferimento cronometrico è di soli 6 decimi più alti rispetto alla pole di Rossi.

Un tempo incredibile, anche perché Max Biaggi, secondo, paga mezzo secondo pieno Corser (primo pilota quest’anno a centrare il primo posto in qualifica e in Superpole). Biaggi, che oggi compie 39 anni, ha lavorato sodo per portare la sua Aprilia in prima fila, che a Misano sembra essere molto nervosa. “Abbiamo provato due set up e alla fine abbiamo scelto quello che conosciamo meglio, ma la nostra moto resta molto nervosa – ha dichiarato il romano. – Un giro sono riuscito a farlo, ma domani sarà più dura. Misano non è certo una delle nostre piste. Troy ha fatto un giro davvero incredibile, ma sono molto soddisfatto del nostro risultato, anche perché non mi aspettavo di fare il secondo tempo. A Misano è importante partire davanti perché sorpassare è difficile, per questo la prima fila vale oro”.

Soddisfatto anche Michel Fabrizio, che però è dispiaciuto per la caduta a fine turno. “Dopo aver tagliato il traguardo ho guardato il mio tempo sul cruscotto e quando ho rialzato la testa mi sono trovato molto vicino alla curva. Ho provato a fermarmi, ma Corser (che non aveva capito le intenzioni del romano, ndr) mi ha colpito e sono caduto. Voglio fare gli auguri a Max per il suo compleanno e per quanto mi riguarda devo dire che sono contento per la prima fila, ma domani sarà dura”.

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