Max Biaggi: mai dormire sugli allori

Gli altri vanno a spron battuto

Redazione

03.11.2010 ( Aggiornata il 03.11.2010 16:13 )

Max Biaggi è stato il più veloce dei test di Aragon della Superbike, primo vero test della stagione 2011 delle derivate dalla serie. Il romano èrimasto impressionato dal livello della nuova Kawasaki e dal motore della BMW.

Sul numero 44 di Motosprint in edicola trovate uno speciale doppio poster di Max Biaggi e tutti i retroscena dei test di Aragon.

Il Corsaro ha preso il largo per la nuova avventura, ripartendo da dove era arrivato: davanti a tutti.
«Non avevamo grosse novità da provare, più che altro questa uscita è servita per conoscere la pista. Mi hanno promesso qualche novità di motore per il prossimo test in Australia».

Sei sempre il più veloce, l’Aprilia può prenderla con comodo…
«Invece no perché gli altri vanno avanti a spron battuto. La nuova Kawasaki mi ha sorpreso e del resto la vecchia non andava male, a Imola faticavo a tenere la scia di Sykes. E poi c’è la BMW: ho seguito Halsam in rettilineo e in quarta, quinta, sesta marcia non gli ho guadagnato neanche un metro. I tedeschi hanno un motore imbarazzante ».

Però davanti c’è sempre Max.
«Fa piacere ripartire così bene, non lo nascondo. Ho provato le nuove pinze Brembo, frenano fortissimo ma al momento sono un po’ troppo aggressive. Ci lavoreremo la prossima volta».

Come ti è sembrata la pista?
«Bella, disegnata bene. Ci sono un paio di curve cieche, come Portimao. I primi giri sono stati divertenti perché sono andato dentro senza conoscere bene il tracciato e improvvisavo, non ricordando bene da che parte girassero le curve».

Che dici dell’ultimo pezzo?
«La MotoGP percorre la curva finale, è un punto molto bello perché la pista è larga e puoi fare traiettorie diverse. Non ho capito perché la Superbike è obbligata a fare lo stesso tracciato delle auto. Si entra a 38 km/h, non è una curva, piuttosto una strettoia».


Hai girato con il numero tre. Hai rinunciato all’uno da campione del Mondo?
«Porto il tre da tantissimi anni, è un marchio di fabbrica cui sia io che i tifosi siamo molto affezionati. Però anche l’uno mi piacerebbe. Se troviamo una bella grafica, perché no?».

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