SBK Imola: bis di Rea

SBK Imola: bis di Rea
Ha preceduto Davies con la Ducati e Guintoli con l'Aprilia. Niente podio per Syles. Male Melandri

Redazione

11.05.2014 ( Aggiornata il 11.05.2014 13:47 )

Jonathan Rea ha fatto il bis a Imola, quarto round del Mondiale Superbike. Dopo il successo in gara 1, il pilota della Honda si è piazzato primo anche nella seconda. Un successo netto, anche questa volta, con Rea andato subito in testa e lì rimasto fino alla fine. Per Rea è la seconda doppietta in carriera: la prima volta era stata ad Assen 2010. E per quanto riguarda questa stagione è il terzo succeso di fila: ai due di Imola, va aggiunta gara 2 di Assen, sul bagnato. Insomma Rea, che non partiva certo con i favori del pronostico a inizio stagione, si sta rivelando fortissimo. Ora è in testa al campionato, con 4 punti più di Sykes. Ma non vuole parlare di titolo: “No, siamo solo alla quarta gara, mi pare troppo presto”. La Honda, che non è certo la moto più aggiornata del lotto, sembra davvero migliorata. “La moto di quest’anno ha una nuova elettronica e un nuovo telaio, è stato fatto un gran lavoro durante l'inverno” spiega Carlo Fiorani di Honda. Rea, dal canto suo, ha riconosciuto il merito del team tecnico: “Sì, hanno fatto un gran lavoro, io l’ho solo perfezionato in pista”. I tifosi della Ducati attendevano Davide Giugliano, invece a difendere l’onore della Rossa (che corre praticamente in casa, dato che ha sede a Borgo Panigale, pochi chilometri da Imola) ha provveduto Chaz Davies. L’inglese ha concluso gara 2 come gara 1: secondo. “Due podi nella gara di casa della Ducati sono davvero una bella soddisfazione. La moto sta gradatamente migliorando, sono soddisfatto”. Molto deluso invece Giugliano, che è sesto, con 22 secondi di ritardo. “Sì, una delusione. Dal quarto, quinto giro la moto ha iniziato a vibrare. Troppo. In pratica, guidavo cercando di non cadere, non per andare forte”. In Aprilia, situazione simile a quello che è successo in Ducati. Moto italiana, gara di casa: era atteso Marco Melandri, invece ha fatto molto meglio il francese Sylvain Guintoli. Dopo il quinto posto in gara 1, Guintoli si è migliorato nella seconda, salendo sul podio con il terzo posto. Sorpassato da Davies a tre giri dalla fine. “All’inizio il passo è buono - ha detto il francese - ma alla fine diventa tutto più difficile. Non era possibile avvicinare Rea (5 secondi e mezzo il distacco). Un terzo posto non è un risultato fantastico ma non è poi male. L’importante è continuare lo sviluppo”. Molto peggio è andata a Melandri. terzo nelle prime battute di gara, il ravennate dell’Aprilia ha perso gradatamente tereno, terminando 11°, a oltre 37 secondi dal vertice. Non ha mai amato Imola, ma basta questo a spiegare questi risultarti? E deluso torna da Imola anche il grande favorito, Tom Sykes. Lo scorso anno il campione in carica aveva fatto doppietta a Imola. terzo in gara 1, in gara 2 ha terminato quinto, dopo aver subito il sorpasso del suo compagno di squadra, Loris Baz. Per quanto riguarda le EVO, la prima è quella di Camier (Badovini lo ha preceduto, ma la Bimota, non ancora omologata, non compare in classifica), 12° davanti a Salom e Scassa. Delusione per Niccolò Canepa, costretto al ritiro a tre giri dalla fine: “Peccato perché avevo quasi vinto la gara (delle EVO). Si è spenta la moto, così torno da Imola, una pista che mi piace molto, con due zeri”.   Costretto al rtiro anche Claudio Corti: “Devo aver preso una sassata nel radiatore, se non mi fermavo cuocevo tutto”. La classifica di gara

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