Jerez indimenticabile per
Marco Faccani: il ravennate ha colto la quinta vittoria su sei gare disputate e si è laureato campione europeo della 600 Stock con una gara d'anticipo.
Marco ha mantenuto il suo consueto "aplomb" anche all'arrivo, dove la squadra lo attendeva con le t-shirt di campione europeo, ma sul podio, mentre risuonava l'Inno di Mameli, qualche emozione l'ha lasciata trasparire.
"E' stata la gara più difficile del campionato, però volevo vincerla e ho spinto fino alla fine", ha detto Marco Faccani.
"Devo ringraziare tutti, il team, gli sponsor... abbiamo fatto un lavoro perfetto, la contentezza è al massimo. Speriamo di continuare così. Dedico questa gara ai miei genitori, che non sono venuti alle gare, ma mi seguono sempre da casa: se la meritano".
Non ha nascosto la sua commozione, invece,
Cristiano Migliorati, del Team Italia:
"Dedico questa vittoria a Doriano Romboni", ha detto 'Miglio' fra le lacrime.
In sella alla sua Kawasaki del Team Italia Marco Faccani ha dominato la gara fin dallo start: si è portato subito al comando e niente ha potuto
Federico Caricasulo, unico avversario che è apparso in grado di infastidirlo nelle prime fasi. Poi il portacolori della
Honda del Team Evan Bros ha perso gradualmente terreno e sul traguardo il distacco è arrivato a 2''562.
"Complimenti a Marco, che ha fatto una gran gara...", ha detto Caricasulo.
"Io nei primi giri ho provato a tenere il suo passo, poi la gomma ha mollato... ma per come era partito il weekend sono contento, alla fine sono riuscito a mettermi a posto più del previsto".
Terza posizione per il belga
Gautier Duwelz, sulla
Yamaha del Team MVR.
"E' una nuova squadra per me, è tutto nuovo, sono felicissimo", ha detto Duweltz.
"E' il mio primo podio quest'anno e spero di tornarci anche alla prossima gara, a Magny Cours".
Ha perso il podio nelle ultime fasi della gara
Andrea Tucci, quarto al traguardo davanti a
Tessels e al nostro
Rinaldi. Nono
Caruso, tredicesimo
Manfredi, quindicesimo
Lagonigro.
Da segnalare la caduta al primo giro innescata da
Casalotti, che ha coinvolto anche
Puffe,
Tuuli e
De Gruttola (quest'ultimo è ripartito ma ha chiuso ventiseiesimo). Qualche escoriazione per Casalotti, nessuna conseguenza fisica per gli altri. Ritiro, ma per noie meccaniche, per
Luca Salvadori, che è apparso particolarmente amareggiato, perché sembra perseguitato dalla sfortuna.
Fuori zona punti anche Scalbi, Zaccone (rientrato dopo una scivolata mentre era nelle prime posizioni), Gobbi, Giacomini e Oliva.
Qui la classifica della gara.
Fiammetta La Guidara