SBK: Giugliano guarderà Bayliss in TV

SBK: Giugliano guarderà Bayliss in TV
Il pilota Ducati dichiara che "è un onore" essere sostituito da Bayliss, ma... Un'anteprima dell'intervista che trovate su Motosprint di questa settimana

Redazione

12.03.2015 ( Aggiornata il 12.03.2015 12:49 )

Davide Giugliano non è uno di quei piloti che cadono poco: al contrario, va spesso oltre il limite e forse proprio a questo deve gran parte della sua popolarità. Il suo stile è spettacolare, ricorda quello di Kevin Schwantz, e non a caso Davide porta da sempre il suo numero sulla carena, ma questa guida così irruenta lo ha portato spesso a baciare l'asfalto. Questa volta, negli ultimi test pre-stagionali, a Phillip Island, l'impatto è stato più duro del previsto: il portacolori della Ducati ha rimediato la frattura addirittura di tre vertebre, non due come si pensava inizialmente. "Sì, dopo ulteriori analisi a Roma ho scoperto che oltre alle vertebre L1 e L2, mi sono fratturato anche l’ultima delle dorsali, la D12", spiega Davide Giugliano. "Vista la caduta e le possibili conseguenze, comunque, mi ritengo fortunato di esserne uscito con delle fratture ‘belle’. Sarebbe potuta andare molto peggio!" Come stai? "Comincio a stare meglio. So che è solo una sensazione, perché servirà ancora tempo. Lo spirito però sta bene ho già voglia di rimontare in moto. E visto che adesso non posso, sto cercando di tenere a bada tutta questa carica interiore che ho e di conservarla per il prosieguo del campionato, per quando rientrerò... perché lì poi ci dobbiamo divertire tutti quanti!" Quando rientrerai? "Ne sapremo di più tra una decina di giorni dopo gli esami, comunque orientativamente dovrei tornare per Imola. Se dovessi farcela prima sarebbe tutto più bello, però è difficile velocizzare il recupero dalle fratture vertebrali. I tempi sono quelli”. Sarai sostituito da Bayliss. Che ne pensi? "Mi dispiace non scendere in pista, e in genere noi piloti siamo sempre un po' 'gelosi' delle nostre moto. Certo, che essere sostituito da uno come Troy non è male, dato che non si tratta di un pilota qualsiasi. Lui è un mito per il mondiale Superbike e per i ducatisti ed il suo ritorno alle corse è un evento incredibile. Vedere Troy sulla mia moto è un onore”. Leggi l'intervista integrale di Davide Giugliano nell'articolo di Fiammetta La Guidara sul numero di Motosprint in edicola questa settimana!  

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