Max Biaggi: "Per correre bisogna soffrire e..."

Max Biaggi: "Per correre bisogna soffrire e..."
"... Il dolore non è un gran compagno di vita". Max Biaggi si racconta, tra passato e futuro
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Redazione

24.08.2015 ( Aggiornata il 24.08.2015 17:30 )

Max Biaggi che si racconta a Marco Masetti dopo le due wild card 2015, a Misano Adriatico ed a Sepang. Max Biaggi che parla del suo passato, del presente ed anche del futuro. Si parte dallo stile di vita che ogni pilota dovrebbe avere: “Vivo di costrizioni e continuo a vivere come quando correvo. Non mi lascio andare. Perché c’è un aspetto che in pochi considerano: lo sforzo fisico necessario per correre ad alto livello”. Mov_1 E poi, il dolore: “Quando correvo per me era normale soffrire, era abitudine. Adesso sono in modalità piscina e succo di frutta... Questa è la mia nuova abitudine e ritrovare il dolore non mi piace molto. Non è un gran compagno di vita”. Mov_5 Infine, il concetto di campione: “Il mio intento non era quello di far capire qualcosa a qualcuno e nemmeno di creare difficoltà ad altri piloti. Penso ad un’altra cosa: ci sono piloti che sono eletti, quindi capaci di fare certe cose anche dopo anni”. Mov_3 Insomma Un Max Biaggi che parla senza filtri, con un tono da “ex”. Un “ex” che però, a 44 anni ,ha dimostrato di potersela giocare con i primi della classe. Per questo molti si sono chiesti e continuano a chiedersi se Biaggi potrà tornare a correre a tempo pieno. Analizzando le sue risposte, sembra davvero difficile. Nel futuro di Biaggi ci saranno sicuramente altre sfide, che però il romano pianificherà con cura. Mov_4 Questo e molto, molto altro ancora sul numero 33/34 di Motosprint, che è in edicola.

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