Superbike, Rea si prepara per il titolo a Jerez

Superbike, Rea si prepara per il titolo a Jerez
Sei lunghezze dividono Jonathan Rea dal traguardo nel Mondiale Superbike, quel titolo che insegue dal 2009, anno di debutto nella competizione

Redazione

15.09.2015 ( Aggiornata il 15.09.2015 15:12 )

Sei lunghezze dividono Jonathan Rea dal traguardo nel Mondiale Superbike, quel titolo che insegue dal 2009, anno di debutto nella competizione. A seguito di una cavalcata inarrestabile in sella alla ZX-10R del Kawasaki Racing Team, ha ora bisogno soltanto di un piazzamento nella top 10 in gara 1 a Jerez, teatro questo fine settimana del Pirelli Spanish Round, per porre il sigillo al successo finale. L’elenco dei numeri ottenuti da Rea quest’anno è incredibile: venti gare, altrettanti podi (record assoluto) e 12 vittorie. A tre round dalla fine, due i record ancora migliorabili da qui a fine stagione: i 25 piazzamenti a podi consecutivi di Colin Edwards e le 17 vittorie in una singola stagione di Doug Polen, risalenti al lontano 1991. Se questa domenica Rea dovesse chiudere tra i primi dieci in gara 1 a Jerez (possibilità più che plausibile, visto il rendimento di questa stagione) diventerebbe il diciassettesimo pilota della storia WorldSBK a laurearsi Campione ed il quinto diverso nelle ultime cinque edizioni. Prima di lui Fogarty, Hodgson, Toseland e Sykes sono stati i britannici ad aver alzato il trofeo del vincitore finale: tutti questi sono però inglesi, mentre Rea risulterebbe il primo nordirlandese a conquistare il titolo. Chaz Davies, quattro volte vincitore di gara quest’anno, è l’unico pilota che può negare il titolo a Rea. Nonostante gli otto podi nelle ultime dieci gare, per l’alfiere dell’Aruba.it Racing – Ducati Superbike Team hanno pesato i difficili risultati della Thailandia ed il doppio ritiro di Imola. L’enorme ritardo di 144 punti dal leader (con 150 ancora da assegnare) si traduce in una missione praticamente impossibile per il gallese, il quale dovrebbe vincere almeno cinque delle ultime sei gare, chiudendo secondo nell’altra, con Rea a secco in tutte le corse per laurearsi Campione. Il gallese, vista l’assenza di Davide Giugliano a causa dell’infortunio di Laguna Seca, che ha posto fine alla stagione del romano, verrà affiancato da Michele Pirro. La battaglia per il secondo posto e tutt’altro che segnata. Tom Sykes, che nelle ultime tre edizioni ha sempre chiuso nelle prime due posizioni della classifica (inclusa quella del titolo, conseguito proprio a Jerez nel 2013) punta ad estendere questa statistica anche al 2015. Il centauro di Huddersfield si trova però attualmente al terzo posto, a tredici punti di distacco da Davies, mentre Leon Haslam (Aprilia Racing Team – Red Devils), dopo le poche soddisfazioni recenti, è più attardato in quarta posizione, con 36 lunghezze da recuperare da Sykes e ben 49 da Davies. Difficile, ma non impossibile la rimonta del vice-campione 2010. Il compagno di quest’ultimo, Jordi Torres, mantiene salda la quinta posizione, ormai non più impensierito da Giugliano. Lo spagnolo dovrà però guardarsi dal campione uscente Sylvain Guintoli (Pata Honda World Superbike). Il tracciato di Jerez, con i suoi 4.423m di lunghezza, è uno dei più guidati in calendario e da sempre è in grado di livellare le performance delle moto presenti in pista. Nel calendario Mondiale Superbike però, il circuito andaluso, dopo una veloce parentesi nel 1990 (allora fu doppietta e titolo per Raymond Roche), si è stabilito in maniera permanente soltanto nel 2013. Tre i piloti di casa al via dell’edizione 2015 del Pirelli Spanish Round: Jordi Torres di Rubì, Catalogna, David Salom (Team Pedercini), originario di Palma de Mallorca e Roman Ramos (Team Go Eleven), di Santa María de Cayón in Cantabria (Team Go Eleven). Tre sono anche i piloti spagnoli che fino ad ora sono riusciti a conquistare almeno una vittoria di gara: Carlos Checa (24 vittorie), Ruben Xaus (11) e Fonsi Nieto (1). Un quarto trionfatore sarebbe di certo accolto con immenso entusiasmo dal caldo pubblico andaluso. Kawasaki è anche in odore di titolo costruttori, che nella migliore delle ipotesi potrebbe ottenere già da gara 1, vincendo la corsa con la prima Ducati al traguardo dopo la quarta posizione. Per la casa di Akashi si tratterebbe del primo, storico successo in questa classifica, nonostante i due titoli piloti già conquistati in passato (nel 1993 con Scott Russell e vent’anni dopo con Sykes). Kawasaki diverrebbe il sesto costruttore a riuscire nell’impresa dopo Ducati, Honda, Aprilia, Suzuki e Yamaha. La prima sessione di prove libere del Mondiale Superbike avrà inizio alle 11:15 di venerdì.

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