di Riccardo Piergentili
Kenan Sofuoglu ha vinto il suo
quarto titolo iridato. Lo ha vinto in un anno terribile, nel quale, dal punto di vista personale, è stato sottoposto a degli
stress incredibili. Purtroppo, nel 2015,
Sofuoglu ha perso il figlio Hamza e già questo basterebbe a giustificare una flessione dei suoi risultati.
Kenan, invece, ha reagito, ha dimostrato di essere un professionista, oltre che una persona dotata di un carattere forte.
Sofuoglu è un duro e nel 2015 lo ha dimostrato, in pista e fuori dalla pista.
Si è meritato la vittoria del mondiale, che probabilmente non sarà quello che ricorderà con gioia.
La gara della
Supersport si è svolta in due fasi. La prima, che si è corsa sul bagnato, è stata dominata da
Sofuoglu (che in pochi giri aveva guadagnato ben 6" di vantaggio su Jacobsen).
A 14 giri dal termine, però, è stata esposta la
bandiera rossa a causa della rottura del motore della
Honda CBR600RR di Kevin Manfredi. Da notare che la rottura del motore di Manfredi è avvenuta nello stesso punto in cui, nel warm up della SBK, si era rotto il motore la
BMW S 1000 RR di Reiterberger.
La seconda partenza dà il via a una
gara sprint di 10 giri. Con l'asciutto, l'imbarazzante vantaggio prestazionale di
Sofuoglu svanisce.
Jacobsen si dimostra subito molto competitivo e sin dai primi giri mette in seria difficoltà il turco.
L'americano deve attaccare e sperare che Sofuoglu commetta un errore. Solo così i giochi mondiali resteranno aperti. Alle loro spalle il sorprendente
Mahia, pilota di casa che conosce bene tutti i segreti del tracciato di
Magny Cours.
Sofuoglu non cade nel tranello di
Jacobsen. Il turco è esperto, lascia sfogare l'americano. Gli lascia la vittoria e si accontenta del secondo posto, sufficiente per
festeggiare il quarto mondiale Supersport.
Ai box,
Kenan Sofuoglu, come al solito è serio:
"È stata una stagione difficile però abbiamo lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo. Sono felicissimo di essere qua. Mi sarebbe piaciuto vincere. Sul baganto eravamo velocissimi, sull'asciutto meno, quindi non ho voluto prendermi rischi".
Qui potete leggere la
classifica della
prima parte della gara della Supersport (prima della bandiera rossa).
Qui potete leggere la
classifica finale della
gara della Supersport.