di Riccardo Piergentili
Le
sorprese delle prove libere si chiamano
Torres e
Aprilia, un binomio che sin dall'inizio del
weekend hanno lottato per le posizioni di testa, insieme alle solite
Kawasaki e al funambolo olandese della
Honda,
Van Der Mark. In qualifica il problema di tutti i piloti ha un nome:
degrado dei pneumatici morbidi. Per tutti, c'è un solo giro a disposizione e per portarlo a termine al
massimo della prestazione bisogna percorrere il
warm up lap ad un passo non troppo sostenuto.
SYKES VOLA CON LE GOMME DA GARA - Nella
prima parte del turno di qualifica i piloti entrano i pista con le
gomme da gara, per trovare il feeling con la moto ed il tracciato.
Sykes, che fino alle
FP3 si era nascosto, esce allo scoperto, mettendosi in testa al gruppo e, quindi, in
pole position provvisoria. Alle sue spalle
Torres si conferma il mastino di cui l'
Aprilia aveva bisogno. Solo lo spagnolo riesce a sfruttare la
RSV4, perché il compagno di squadra,
Haslam, naviga in alto mare, in cerca della messa a punto ideale.
REA ATTACCA, SYKES RISPONDE - Come spesso è accaduto in questo
campionato del mondo, quando arriva il momento di ottenere il risultato,
Rea esce allo scoperto. Così è stato anche in
Qatar. Con la gomma da tempo
Jonathan fa segnare il
miglior giro della pista di Losail
(1'56"997), battendo il precedente record di
Davide Giugliano (1'57"033). Il caso sembra chiuso ma
Sykes, più combattivo che mai, lascia per pochi secondi
Rea in testa alla classifica.
Tom, grazie a un incredibile
1'56"821, si aggiudica la pole position e il
miglior giro di Losail. Niente male.
FORES BATTE DAVIES - In terza posizione ci si aspetterebbe di leggere il nome di
Davies, in lotta per il podio del mondiale, invece, ci si trova il cognome
Fores. Lo spagnolo ha dimostrato di essere
velocissimo, battendo un
Davies in grande forma.
Fores è arrivato in
Qatar senza avere gli
automatismi del mondiale e senza conoscere a fondo la
Ducati Panigale R ufficiale, eppure, in qualifica, lo spagnolo ha battuto il compagno di squadra,
Davies, il pilota che quest'anno ha portato la
Ducati a ridosso delle
Kawasaki. La
gara sarà un'altra cosa e sicuramente la maggiore esperienza di
Davies potrebbero fare la differenza, però la prestazione di
Fores dovrebbe far riflettere i vertici di
Borgo Panigale...
DELUSIONE APRILIA - Con le
gomme morbide, sprofondano le Aprilia.
Haslam è quinto,
Torres è sesto. Di fatto, l'
inglese conferma quanto mostrato nelle prove libere, mentre lo
spagnolo sembra non riuscire a sfruttare tutto il
grip offerto dalle gomme morbide, restando a quasi
otto decimi dalla vetta. Nel 2014 la
RSV4 era la moto da battere; ora è la
terza forza del campionato, meno performante sia delle
Kawasaki, sia delle
Ducati. Tra le derivate dalla serie, la
RSV4 è sempre stata considerata la
moto migliore. Ora
non è più così. Problemi tecnici? Colpa dei piloti? Solo a
Noale hanno la risposta a queste domande. È indubbio che nel
2016 qualcosa dovrà cambiare.
LA CADUTA DI BAIOCCO - Nel finale delle prove, con la
bandiera a scacchi già esposta, c'è stata la
brutta caduta di Matteo
Baiocco. Il pilota della
Ducati è finito sulla moto durante la
caduta ed è rimasto per qualche istante a terra, mentre i
medici accorrevano a soccorrerlo. Per fortuna
Baiocco si è ripreso in breve tempo, prendendo la via dei
box senza l'aiuto della
barella.
Qui potete leggere la
classifica della qualifica della
Superbike.