Giugliano: "Pronto per Portimao"

Giugliano: "Pronto per Portimao"
"Quando sono risalito in moto la paura c'è stata. Poi l'adrenalina fa spazio alla goduria..."

Redazione

17.01.2016 ( Aggiornata il 17.01.2016 00:33 )

Davide Giugliano si è lasciato alle spalle una stagione non facile e si sta preparando al meglio per il 2016, che lo vede confermato come portacolori del team ufficiale Ducati. Per questo ha trascorso l'inverno allenandosi. Alla vigilia dei test di Portimao, che si svolgeranno il 22 e il 23 di questo mese, Davide si dichiara pronto per tornare in sella in grande stile. Come hai trascorso le vacanze? "Natale a casa, poi sono andato quattro giorni a Montalcino con la mia compagna, per rilassarci nella spa, ma di fatto ho continuato ad allenarmi anche lì, nella palestra dell'albergo". Come ti alleni? "Faccio supermotard alternando le piste di Latina e Viterbo e mi sto divertendo molto, ho preso la moto nuova e sto consumando tante gomme. Prima mi allenavo di più con il motocross, invece adesso preferisco il motard, forse perché la moto di prima non era iperperformante, questa TM invece ci permette di divertirmi". E quando vai ad allenarti com'è la tua giornata? "E' una giornata 'figa', perché andiamo con la mia 'banda', ovvero con  le persone che mi stanno più vicino. Tra un po' girerà con me anche la mia compagna, Giada: le sto mettendo a posto la mia vecchia moto, con la grafica personalizzata". Quindi l'allenamento principale adesso è in moto? "Sì perché con la moto cerco di recuperare il gesto tecnico, che non puoi simulare in palestra. Puoi fare degli esercizi e sfruttare dei muscoli che lavorano in moto, ma non c'è niente che sostituisca la moto. E poi faccio anche un po' di palestra, corpo libero, corsa a piedi e allenamento fisioterapico, posturale, perché mi devo concentrare per rimettere in asse la mia schiena che non sta ancora a postissimo. La frattura è guarita, ma dopo botte come quelle che ho preso un po' ti storci. Anche il busto ti fa guarire ma ti mette in una posizione non corretta, e per questo faccio ginnastica posturale due volte a settimana". Com'è stata la sensazione dopo i test di novembre? "Purtroppo la sensazione già la conoscevo. Sapevo quello che mi aspettava, quando stai tanto fermo e poi rimonti in moto ti fa male anche l'alluce, e da lì parte la programmazione per tornare ad essere competitivo. Però a novembre quando sono salito sul motard appena i medici mi hanno dato l'ok, ovvero qualche giorno prima dei test, la sensazione è stata bellissima. Anche se, come è normale che sia, non bisogna nasconderci dietro un dito, la paura c'è stata ed è inutile dire che rimonti in moto ed è come se non fosse successo niente. E' normale che dopo pochi giri l'adrenalina, la grinta che ti porti dentro, e anche quel po' di cattiveria che ti rimane dallo stop, oscura la paura e lascia il posto al piacere, al divertimento, alla goduria di guidare la moto". Fiammetta La Guidara

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