Aragon: la pioggia ferma Kawasaki

Aragon: la pioggia ferma Kawasaki
Jonathan Rea e Tom Sykes, che con questo test privato avrebbero voluto confermare la configurazione del motore, non sono usciti in pista
Presente in

Redazione

04.02.2016 ( Aggiornata il 04.02.2016 10:30 )

L'inizio del test privato di due giorni, programmato per questa settimana, è stato influenzato dalle condizioni climatiche e in particolare la giornata di ieri è stata interrotta a causa di raffiche di vento e i piloti sono dovuti rimanere al box in attesa di condizioni migliori. I portacolori di Kawasaki Racing Team, Jonathan Rea e Tom Sykes, che con questo test avrebbero voluto confermare la configurazione del motore, non sono usciti in pista, sperando di poterlo fare nella seconda giornata.
Sul circuito sono presenti anche i piloti del team Pedercini Racing Sylvain Barrier e Saeed Al Sulaiti che hanno portato a termine alcuni giri sfidando le condizioni climatiche. Il francese ha spiegato: “La giornata di oggi è servita poco dal punto di vista tecnico. Sono riuscito a fare solo pochi giri e non era il caso di provare a fare qualche modifica, dato che era difficile anche rimanere in pista”.
Il compagno di squadra Al Sulaiti è stato un po' più ottimista: “Almeno sono riuscito a fare qualche giro. Per me è importante salire in sella e fare chilometri. Senza dubbio oggi faceva molto freddo e qualunque modifica sarebbe servita a poco perché non c'erano condizioni per girare alla giusta velocità. C'è ancora molto lavoro da fare, ma so che con il sostegno della mia squadra potrò raggiungere gli obiettivi che mi sono fissato in Superbike”. 
A condividere la pista con i team di Kawasaki, c'era anche il team Milwaukee BMW, con l'intenzione di migliorare la messa a punto delle BMW S1000RR guidate da Josh Brookes e Karel Abraham (nella foto in apertura). Entrambi hanno girato nel pomeriggio e hanno fatto il bilancio della giornata.
“Nonostante il vento, oggi è stato un giorno molto utile per me",  ha dichiarato Josh Brookes. "Non avevo mai girato su questa pista prima e ho percorso molti giri, quindi ora sono sicuro di conoscere abbastanza bene il tracciato. Questo non sarà una scusa quando verremo a correre qui. Con il vento è difficile essere sicuri, ma ho la sensazione che questa pista ha portato alla luce vari problemi della moto che a Jerez pensavamo fossero risolti. Spero che domani (giovedì) non ci sia più il vento”.
“Credo che oggi sia stata una giornata molto importante per noi perché abbiamo scoperto un sacco di cose nuove e provato regolazioni diverse, soprattutto nell'elettronica, purtroppo solo in quest'area perché c'era troppo vento", a fine giornata ha commentato Karel Abraham. "Probabilmente potremmo andare più veloci di quanto siamo andati oggi, anche di un paio di secondi, ma con il vento così non si sa mai quando puoi cadere”.

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi