Menghi: recupero lungo

Menghi: recupero lungo
"Avrei dovuto rientrare a Imola, ma penso che non riuscirò a tornare in pista prima della Malesia o di Misano", dice Menghi, sostituito da Baiocco

Redazione

21.03.2016 ( Aggiornata il 21.03.2016 10:50 )

La stagione di Fabio Menghi, pilota del team VFT Racing, ha subito un brusco stop durante i test pre-stagionali sulla pista di Phillip Island, dove in una caduta dalla sua Ducati ha rimediato la frattura del bacino. Operato all'ospedale di Melbourne, il riminese ha poi affrontato il lungo viaggio per rientrare a casa, in Italia, e lentamente sta recuperando da questo serio e delicato infortunio. “Tornato dall'Australia sono andato subito dalla Dottoressa Lorena Sangiorgi, della Clinica Mobile della Superbike, perché molte cose le sapevano più loro che io", ha spiegato Menghi  a WorldSBK.com. "Mi hanno detto che l'intervento è stato perfetto. Sto facendo molta elettro-stimolazione per mantenere i muscoli tonici. Tra una settimana inizierò a fare riabilitazione in acqua, con il nuoto, e poi fra quattro settimane potrò iniziare ad appoggiare i piedi per terra. Nelle sei settimane successive dovrei riprendermi. Le speranze erano di rientrare a Imola, ma i tempi si stanno posticipando. Tutto dipende da come reagisce il mio corpo quando mi rimetto in piedi, però penso che il rientro sarà previsto per l'appuntamento in Malesia o per Misano”. Inoltre Menghi aveva anche rimediato una sublussazione al legamento acromion clavicolare e le notizie sono positive: “Questa cosa probabilmente rientrerà da sola e pare che non avrò bisogno di fare nessun intervento. Almeno quello!” Al suo posto, in Tailandia, ha corso Matteo Baiocco che sulla Ducati del team familiare VFT Racing si è trovato da subito a suo agio, facendo due belle rimonte e chiudendo entrambe le manche in tredicesima posizione. “Si è comportato bene e se non avesse avuto quel problema in partenza poteva stare nella top ten tranquillamente", ha assicurato Menghi. "Sarà sempre lui a sostituirmi per le prossime gare, perché è stato collaudatore Ducati, ha corso l'anno scorso con questa moto, conosciamo bene il suo potenziale ed è comodo anche per noi che fa esperienza con il team. Quando riuscirò a rientrare la strada sarà più spianata, avendo avuto una persona come Matteo che va forte ed è un professionista”.

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