SBK, Bayliss: "Mi sembra una vita fa..."

SBK, Bayliss: "Mi sembra una vita fa..."

"Credo che Davies sia al top, ma anche Melandri potrà fare bene", dice il tre volte iridato Troy Bayliss. "Mi piace stare a bordo pista, mi sembra come se fosse un altro mondo..."

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Redazione

08.02.2017 00:16

Piccoli talenti crescono... in casa del tre volte iridato Troy Bayliss c'è il figlio Oli, che ha 13 anni e disputa campionati nazionali in Australia, in particolare nella classe 300. Bayliss senior scende spesso in pista con lui e non riesce a stare lontano dal mondo racing: ha mantenuto uno stretto rapporto con Ducati e continua a fornire il suo talento per il settore delle corse.

AMORE DUCATI - Troy Bayliss non riesce a stare lontano dai brividi e dall’adrenalina del  World Superbike, nonostante si sia ritirato nel 2008 – e sia tornato per un breve periodo nel 2015. L’australiano ha mantenuto uno stretto rapporto con Ducati e ha continuato a fornire talento per il settore delle corse. “Quest'anno il mondiale Superbike dovrebbe essere veramente buono, credo sarà molto eccitante", ha detto Bayliss in un'intervista con WorldSBK.com. "Onestamente credo che Davies sia al top e sta facendo bene nei test. Naturalmente ha un po’ di background Ducati e penso che sia veramente forte, ma anche Melandri potrà fare bene naturalmente. Non solo loro, ci sono i piloti della Kawasaki. Saremo spettatori di un campionato molto combattuto”.

UN ALTRO MONDOBaylisss si è ritirato nel 2008, è tornato per un breve periodo nel 2015 ma adesso segue la Superbike da bordo pista. “Mi piace  guardare il loro lavoro, mi sembra come se fosse un altro mondo, come una vita fa. Mi piace osservarli al lavoro nel box e far parte del Ducati team qui in Australia. Abbiamo il nostro campionato Superbike e avremo le nostre gare quando correrà il WorldSBK a Phillip Island nel mese di febbraio, quindi non vedo l'ora che accada”.

LA 300? MI PIACE - Bayliss ha parlato in termini molto positivi della nuova classe 300. Penso che sia davvero un buon passo, è positivo avere ragazzi giovani coinvolti in Superbike. Potrebbe essere per loro una buona strada, per rimanere e andare avanti nella carriera, e poi magari approdare in SBK. Alcuni ragazzi vanno in Moto3 e sperano poi di diventare piloti della MotoGP; spero che capiti lo stesso anche qui, che inizino dalla Supersport 300, che gli piaccia l’atmosfera del mondiale Superbike, e che vogliano poi rimanere e diventare piloti nella top class”.

FIGLIO D'ARTE - Il giovane che Bayliss segue più volentieri è il figlio Oli. “Ha iniziato facendo un po' di karting e negli ultimi sei anni è passato alle moto. In Australia hanno finalmente abbassato l'età per correre, ora si può iniziare a 13 anni, l'anno scorso così ha iniziato a guidare moto stradali. Non ha fatto molto, ma ora può correre nella classe 300 qui in Australia, e ora che c’è la classe Supersport 300 non si sa mai che possa finire lì. Faremo un anno qui in Australia e vedremo come va. Sarà molto divertente per me vederlo in pista con tutti i piloti del World Superbike e anche davanti ai miei vecchi capi. Guido molto con lui e mi assomiglia davvero, dicono che guidi come me. Ha 13 anni ma si allena molto, tanto da sembrare un uomo-bambino, ci divertiremo per un po’ di anni”.

 

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