Il 7 giugno si corre a Portimao il settimo round del Mondiale Superbike e c'è da scommettere che anche in Portogallo sul podio si parlerà inglese. E allora il pensiero corre al 2010, quando un pilota italiano su moto italiana (e anche lo sponsor sulla tuta era tricolore) mise a segno una doppietta spettacolare, antipasto di una stagione indimenticabile. Il 29 marzo di cinque anni fa, infatti, Max Biaggi scriveva sul suo blog: "Gare fantastiche e combattute fino all’ultima curva dell’ultimo giro. Sono soddisfatto di questo weekend è la prima volta che centro una doppia vittoria. Le gare si sono decise negli ultimi due giri e sapevo che potevo giocarmela fino alla fine. Nel finale Haslam mi ha attaccato, ma ho chiuso tutte le porte possibili per centrare questo risultato. La moto andava decisamente bene e quei problemi che ci avevano rallentato in Australia, sono solo un brutto ricordo. Sono conscio che sarà un campionato durissimo ma posso dire che ci siamo anche noi! Un bravo va anche al mio team che mi ha messo in condizioni di lottare per la vittoria. Grazie anche a tutti i ragazzi che lavorano a Noale, senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile, grazie!"
Era appena terminato il week end portoghese del Mondiale Superbike e il Corsaro Nero non poteva sapere che quella splendida, prima doppietta, sarebbe stata solo l'inizio di una cavalcata trionfale verso il titolo iridato. Per Max, già quattro volte campione in 250 nel Motomondiale, si trattava della quarta stagione nel mondiale delle derivate di serie. Dopo una partenza folgorante in Suzuki, con un terzo posto in classifica generale, un anno di alti e bassi con Ducati, il "ritorno a casa" in Aprilia, in sella alla RSV4: una sola vittoria, a Brno, nel 2009, poi l'exploit la stagione successiva iniziato proprio a Portimao. Dieci vittorie (di cui quattro doppiette) e 451 punti in classifica generale. Max era tornato.
