SBK Qatar, gara1: Davies suona la 10°, titolo a Rea

SBK Qatar, gara1: Davies suona la 10°, titolo a Rea

L’inglese della Ducati centra la quinta vittoria di fila e la decima stagionale. Secondo il portacolori Kawasaki, che si conferma numero uno della categoria. Bel podio Yamaha con Guintoli. Male gli italiani

29.10.2016 20:35

Con i se e con i ma non si fa la storia. Ma è certo che se Chaz Davies e la Ducati avessero gestito meglio la prima parte di stagione, forse non staremmo qui a parlare di un titolo conquistato facilmente da Jonathan Rea.

STRAPOTERE - In Qatar, teatro dell’ultimo round del 2016, la prima manche in notturna è andata a Chaz Davies. Il britannico è scattato forte e ha “bruciato” Rea dalla pole, presentandosi in testa alla prima curva. Una posizione che non ha mai abbandonato fin sotto la bandiera a scacchi, spingendo forte all’inizio per sgranare il gruppo e controllando nel finale il vantaggio su un Rea già in vena di festeggiamenti. Davies è stato ancora una volta il rullo compressore che abbiamo imparato a conoscere in questa seconda parte di stagione: quella di stasera è la quinta vittoria consecutiva e la decima stagionale per il biondo portacolori del Team Aruba.it. Un ruolino di marcia impressionante, che al box della “rossa” fa nascere qualche rimpianto per com’è andata la stagione. Con una prima parte di 2016 più arrembante, forse, non staremmo qui a parlare di vittoria facile di Rea.

BIS MERITATO - Perché facile lo è stata davvero per il nordirlandese. Troppo evidente lo strapotere suo e della Kawasaki. Un binomio imbattibile per gli altri, nato da un talento cristallino (sbocciato tardi a causa di selle poco “competitive”) e da una moto pensata e sviluppata per vincere in pista. Nient’altro. Rea ha provato a tenere la scia di Davies ma a due terzi di gara ha deciso saggiamente di rallentare, assaporando al massimo sotto i riflettori arabi il gusto della vittoria. Da rivedere, e lo diciamo con il sorriso, i festeggiamenti: una bomboletta spray verde scuro sull’asfalto nero di Losail non è all’altezza dell’impresa sportiva…
Avviso a chi arriverà o tornerà in Superbike nel 2017: non sarà facile batterlo.

GUINTOLI RISORGE - Terzo si è piazzato Guintoli, che a fine stagione riesce finalmente a togliersi la grande soddisfazione del podio dopo un 2016 piuttosto tribolato: lontano dalle piste per molto tempo a causa della frattura rimediata a Imola, Sylvain si è tolto il lusso di andare a prendere Sykes a metà gara e di superarlo lasciandolo sul posto. Una grande soddisfazione per il francese e per la R1, che torna sul podio e può guardare con fiducia al futuro. Tom, dal canto suo, non è mai stato in gara: in difficoltà con la messa a punto e con il grip, vede ora assottigliarsi sempre di più il suo vantaggio su Davies per il secondo posto in campionato. E per fortuna che nel finale è riuscito ad avere la meglio su Hayden…

AZZURRI: ALTI E BASSI - Nicky, tra i più veloci in prova, ha cercato di tenere il terzetto di testa ma alla fine ha tirato i remi in barca, chiudendo quinto con la “vecchia” CBR (alla sua ultima uscita ufficiale) davanti ad uno Xavi Fores davvero positivo: lo spagnolo, in sella alla Ducati privata del Team Barni, è riuscito a tenersi dietro per tutta la gara gli scatenati Lowes, Torres e Van der Mark. Bella la rimonta di Lorenzo Savadori (Aprilia), decimo dopo un “lungo” nelle fasi iniziali e buone anche le prove di Leon Haslam e Raffaele De Rosa, rispettivamente undicesimo e dodicesimo con la Kawasaki Pedercini e la BMW Althea. De Angelis ha chiuso 13esimo, Scassa 16esimo e Vizziello 21esimo. Da segnalare la scivolata senza conseguenze di Camier (mentre lottava per il decimo posto) e il ritiro di Davide Giugliano. E’ un finale di stagiona amaro, per il romano…

Classifica mondiale: Rea è campione

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