SBK Qatar, gara2: Davies da impazzire ma non basta

SBK Qatar, gara2: Davies da impazzire ma non basta<br />
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Il britannico della Ducati va in fuga e nel finale resiste al ritorno da campione di Rea. Che, all’ultimo giro, fa passare Sykes per la doppietta mondiale Kawasaki. Haslam quinto con la Kawasaki Pedercini, De Rosa lotta con i primi

30.10.2016 ( Aggiornata il 30.10.2016 20:49 )

Se tutte le gare della stagione 2016 fossero state come l’ultima, di certo adesso staremmo parlando di una Superbike stellare. Sono tanti i motivi che, nella gara2 andata in scena stasera a Losail (Qatar, teatro dell’ultimo round mondiale) hanno fatto riconciliare gli appassionati con il campionato delle derivate di serie.

BANDIERA ROSSA - E’ stato spettacolo vero. Soprattutto la gara sprint da 10 giri resa necessaria dopo l’interruzione a metà seconda manche, a causa della rottura della Kawasaki di Al Sulaiti che ha lasciato olio sull’asfalto. Fino a quel momento, il grande protagonista era stato (manco a dirlo) Chaz Davies, in fuga solitaria e inseguito da Tom Sykes, avversario diretto per la seconda posizione in classifica generale. Al restart è stato sempre il portacolori della Ducati Aruba.it a partire forte. Sbarazzatosi in fretta degli avversari, stava controllando bene il vantaggio su Sykes e si preparava ad un finale tranquillo quando, a cinque giri dal termine, è iniziato lo show del campione del mondo. A digiuno di vittorie da Lausitzring (nella seconda parte di gara è stato sin troppo calcolatore), Jonathan Rea è risalito come un razzo dalle retrovie: sbarazzatosi in fretta di Guintoli, è arrivato come un “falco” sul compagno di squadra Sykes e, dopo aver deliziato il pubblico a casa con un paio di numeri da circo per rimanere in sella, si è sbarazzato di Tom con un sorpasso in staccata e si è messo alla caccia di Davies.

REA, CHE GUIDA! - Negli ultimi passaggi, Johnny ha guidato da “manuale del motociclismo”, arrivando al giro decisivo a soli due decimi dal rivale della Ducati grazie ad un paio di passaggi sotto al record della pista (1’56”974 il nuovo limite da battere). Davies, però, ha dimostrato ancora una volta di avere i numeri per rispondere al numero uno, facendo segnare un tempo simile e ricacciando indietro la “verdona” di Rea. Il ducatista porta così a casa la terza doppietta consecutiva di questo finale di stagione dominato e arrivando a quota 11 trionfi stagionali, contro i 9 di Rea. Chapeau. A fine gara inizia la leggenda: nessuno saprà mai se Jonathan ha rinunciato al duello per la vittoria per la superiorità di Davies o per ordini di scuderia: nelle ultime curve, infatti, ha rallentato e tra un’impennata e l’altra si è fatto raggiungere da Sykes. Il quale, superandolo sul traguardo, ha mantenuto il secondo posto in campionato davanti a Davies per un’altra doppietta iridata Kawasaki. Ai puristi dell’agonismo potrebbe non deve essere piaciuto questo finale ma il gioco di squadra è sempre esistito e l’abbraccio tra i due compagni-rivali, a fine gara, è l’esempio perfetto dello strapotere della Casa di Akashi anche in questo 2016. 

BRAVI PEDERCINI E ALTHEA -  Quarto si è piazzato Sylvain Guintoli, che non è riuscito a ripetere il primo podio stagionale di ieri per soli due secondi ma che ha dimostrato comunque di essere sulla “strada giusta” dopo l’infortunio in sella alla sua Yamaha. Top five, meritatissima per Leon Haslam. Il britannico, figlio d’arte di Ron ed ex vice-campione del mondo di categoria (alle spalle di un certo Max Biaggi) ha fatto vedere di non aver perso lo smalto mondiale, nonostante l’anno di militanza nel BSB. Anzi, ha guidato come nessuno aveva mai fatto finora la Kawasaki del Team Pedercini, togliendosi la soddisfazione di un risultato importante e regalando una bella gioia alla squadra mantovana. Un altro team italiano che può sorridere, al termine della gara del Qatar, è quello di Genesio Bevilacqua: Althea ha piazzato due BMW nei primi nove posti della classifica. Se Jordi Torres è risalito forte nella seconda parte di gara (ormai è un’abitudine consolidata per lo spagnolo) chiudendo sesto, da evidenziare il nono posto della wild-card Raffaele De Rosa. Dopo una buona prima manche, il napoletano campione del mondo della Stock è stato protagonista della prima fase della seconda (arrivando fino al quinto posto) e finendo nono. Chiude la top ten Alex Lowes, che nella prima mini-gara aveva portato fuoripista Lorenzo Savadori. L’italiano, al restart, non è riuscito ad andare oltre il 12esimo posto, alle spalle di un opaco Van der Mark (Honda) e davanti a Camier, Ramos e Reiterberger. Per i colori azzurri, da segnalare il sedicesimo e il diciassettesimo posto di Luca Scassa e Gianluca Vizziello mentre De Angelis ha dovuto abbandonare la gara in seguito ad un contatto proprio con Rea nelle battute iniziali.

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