Il debutto con le due giornate di prova a Jerez de la Frontera era andato decisamente bene per Marco Melandri: il nuovo portacolori del team Ducati aveva siglato il quarto tempo assoluto precedendo, anche se poco, il suo compagno di squadra Chaz Davies.
Le cose sono andate diversamente negli ulteriori due giorni di test a Portimão, in Portogallo, dove Chaz Davies ha siglato il miglior crono in 1'41''813 e
Marco Melandri si è fermato all'ottavo tempo assoluto, iarco Melandri si è fermato all'ottavo tempo assoluto, in 1'43''344, a circa un secondo e mezzo dal britannico.
DIFFICOLTA' - Entrambi i piloti hanno proseguito il programma parzialmente completato in Spagna per valutare diversi aggiornamenti di motore, elettronica e ciclistica approntati per la Panigale R, effettuando numerose prove comparative. “In questi test abbiamo focalizzato il lavoro sulla distanza di gara, ma abbiamo incontrato qualche difficoltà in più rispetto a Jerez, in parte a causa di alcuni esperimenti di setup che non si sono rivelati particolarmente azzeccati, in parte a causa delle condizioni della pista, che presenta davvero tante buche", ha spiegato Marco Melandri.
POCO GRIP - "Abbiamo anche fatto una simulazione gara, divisa in due parti a causa delle bandiere rosse", ha aggunto il ravennate. "Ci è mancata un po’ di stabilità e grip al posteriore affinché potessi guidare al massimo della scioltezza, ma è stata comunque importante per verificare, con buoni riscontri, la tenuta a livello fisico. Il bilancio resta positivo. Fino ad oggi era andato tutto alla perfezione ma è importante anche incontrare qualche ostacolo, perché naturalmente ce ne saranno anche durante il campionato. Ora faremo il punto con la squadra per stabilire la base in vista di Phillip Island”.
