SBK Phillip Island, gara2: Rea davanti a Davies, podio Melandri

SBK Phillip Island, gara2: Rea davanti a Davies, podio Melandri

Il britannico fa doppietta (40esima vittoria) in sella alla Kawasaki mentre il ducatista è ancora secondo per 25 millesimi. Dopo tre anni, l’italiano torna sul podio della Superbike nel week-end del rientro

26.02.2017 06:33

In quattro per tre posti sul podio. Gli ultimi giri di gara2 a Phillip Island, teatro della prima tappa della Superbike 2017, sono stati il palcoscenico per perfetto per Jonathan Rea, Chaz Davies, Marco Melandri e Chaz Lowes per mettere in mostra “l’argenteria”. 

PARTENZA AL CONTRARIO - Dopo la prima storica partenza al contrario, con i primi classificati della manche d’apertura “costretti” a partire dalla terza fila (e in poco tempo capaci di risalire posizioni senza grossi problemi), a Phillip Island di è formato un gruppo di sei piloti in grado di lottare per le prime posizioni. Nei giri decisivi, però, sono rimasti i “magnifici quattro”: dopo una bella rimonta dalle retrovie, Xavi Fores (ancora una volta gran gara per lui in sella alla Ducati privata di Barni) e Tom Sykes non sono riusciti a tenere il passo dei migliori fino alla fine a causa della gomma usurata, chiudendo rispettivamente quinto e sesto.

PROVE DI FUGA - Ci provano in tanti a fare il “vuoto” per presentarsi in solitaria sotto la bandiera a scacchi: prima Rea, poi Davies e alla fine un sorprendente Melandri (addirittura più veloce di tutti gli avversari nell’ultimo settore) ma Phillip Island è una pista che non lascia grande spazio alle fughe e quindi all’ultimo giro è una sfida a quattro per il podio: Rea e Davies hanno qualche metro di vantaggio in più su Melandri e Lowes e lo mantengono fin sotto la bandiera a scacchi. Dove, per primo, passa ancora una volta Jonathan Rea.

I MIEI PRIMI 40 - Il britannico della Kawasaki conferma la sua supremazia da campione del mondo e alla guida di una Kawasaki che è sembrata correre sui binari (bella la gomma posteriore di Jonathan a fine gara) ha toccato quota 40 vittorie in Superbike grazie ad un’ultima tornata fotocopia rispetto a quella di ieri: Johnny ha chiuso tutti gli spazi e ha tagliato il traguardo con 25 millesimi di vantaggio sul suo primo avversario, Chaz Davies.
La Ducati è ad oggi l’unica vera rivale della moto giapponese anche se sul rettilineo australiano è sembrata più nervosa e scomposta della “verdona”. Chaz ha perso due gare per soli 60 millesimi totali ma ha lanciato un segnale forte a Rea: meno errori e più concretezza rispetto al 2016…

BENTORNATO MACIO - Sul podio è salito anche Marco Melandri. Al rientro in Superbike dopo due stagioni di assenza, il ravennate è riuscito ad andare oltre i limiti della poca conoscenza della moto, di una disabitudine alla bagarre e delle staccate “violente” (in difficoltà rispetto agli altri nel curvone veloce dopo il rettilineo) conquistando un gradino dopo tre anni dall’ultima vittoria di Magny Cours. Un bel segnale per i colori italiani e per l’interesse del campionato, che ha trovato un protagonista in più pronto ad inserirsi, soprattutto quando sentirà la Panigale sempre più sua, nel “duello” tra Rea e Davies.

iBENTORNATA YAMAHA - Dopo le polemiche di fine gara di ieri, Macio ha risposto sul “campo” a Alex Lowes, beffandolo sul traguardo per sette decimi di secondo. Il britannico, nonostante il podio mancato, ha dimostrato ancora una volta l’ottimo potenziale della Yamaha R1, che quest’anno sembra non usurare troppo le gomme nella prima parte della gara e poter correre in testa fino alle fasi decisive. Un’altra bella conferma per un campionato più “ricco” di uomini e mezzi…

APRILIA BENINO - A completare la top ten di giornata, Van der Mark settimo con la Yamaha ufficiale, seguito da Leon Camier in sella alla MV e le due Aprilia di Savadori e Laverty, un po’ al di sotto delle attese in nona e decima piazza. Da segnalare l’undicesimo posto di De Angelis con la Kawasaki Pedercini, le scivolate senza conseguenze di Hayden, Badovini, Russo e il ritiro di Torres. 

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