SBK Germania, le parole dei piloti dopo gara 1

SBK Germania, le parole dei piloti dopo gara 1

Ecco le dichiarazioni dei primi quattro classificati in gara 1 della Superbike al Lausitzring

Alessandro Vai

19.08.2017 ( Aggiornata il 19.08.2017 14:50 )

In gara 1 al Lausitzring è stato Chaz Davies a prevalere, seguito da Jonathan Rea e Tom Sykes. Quarto classificato Marco Melandri. Ecco le loro dichiarazioni a fine gara
 
Davies Non è cambiato moltissimo rispetto a ieri. La moto ha un ottimo passo di gara anche se sul giro secco rimaniamo un po’ in difficoltà, così in qualifica siamo un po’ lenti. Ma quando inizia la gara la musica cambia e le cose vanno meglio. Sono molto contento perché questa è una gara difficile e la pista è molto tecnica. Per questo voglio ringraziare tutta la mia squadra, che come sempre ha lavorato duro anche in agosto che è un periodo di vacanza”.
 
Rea Questo circuito sembra una pista di motocross, potrebbe essere Mantova! In ogni caso ho fatto il massimo di quello che era nelle mie possibilità. Durante il weekend sono sempre stato un pochino dietro a Tom ma in gara ho cercato di dare veramente il massimo e sono stato davanti. Purtroppo, però, con Chaz non c’è stato niente da fare, era più veloce e io non avevo più grip dal lato destro della gomma. Forse per domani possiamo fare qualche piccola modifica, ma vediamo, non abbiamo certezze nemmeno sulle gomme”.
 
Sykes Non sono sicuro che la scelta di montare la posteriore morbida sia stata sbagliata perché la gomma lavorava abbastanza bene, però ho avuto diversi problemi uscendo da qualche curva. Sicuramente questo è un aspetto da migliorare per domani. Però non ho capito come mai Jonathan tagliava la prima curva passando sul verde, che non si può fare, visto che in quel settore io perdevo regolarmente uno o due decimi”.
 
Melandri I primi due tre giri ho provato a stare con i primi ma ero in difficoltà. Ho provato a tenere i gas aperto sulle buche, la moto era sempre molto nervosa e anche in rettilineo, all’uscita dell’ultima curva prima del rettilineo, faticavo molto. Man mano che si consumavano le gomme la moto diventava sempre più nervosa; ho provato a forzare di più con l’anteriore ma ho rischiato spesso di cadere, quindi ho preferito mollare un po’, sperando di migliorare poi domani”.

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