SBK test Jerez, Bautista: “Mi sembra di essere tornato in 250”

SBK test Jerez, Bautista: “Mi sembra di essere tornato in 250”

"Stamattina ho fatto la mia prima uscita con le gomme da bagnato, ma dopo il primo giro sono rientrato perché non riuscivo a spingere... poi con le slick non è cambiato molto", scherza Bautista, che però piazza il secondo tempo al debutto sulla Panigale

Fiammetta La Guidara/Fabrizio Porrozzi

26.11.2018 18:50

Alvaro Bautista fa capire subito a tutti che non intende essere un comprimario nel mondiale Superbike: in sella alla Panigale V4R lo spagnolo ha battuto subito il suo compagno di squadra Chaz Davies e ha piazzato il secondo tempo assoluto, alle spalle di Jonathan Rea.

MOLTO DIVERSA - "La moto è molto diversa dalla MotoGP", spiega Alvaro Bautista. "Ha meno potenza...(ride), non me lo aspettavo… mi sono detto ‘qui c’è qualcosa che non va’… no, scherzo, è il motore che è diverso. Anche la stabilità è molto minore.

Stamattina ho fatto la mia prima uscita con le gomme da bagnato, ma ho fatto il primo giro e sono rientrato perché non riuscivo a spingere... poi con le slick... non è cambiato molto (ride), ma devo adattarmi”, racconta ancora Bautista. “Alla fine la giornata mi è piaciuta, perché iniziato a conoscere la moto e il team. Non conoscevo la maggior parte delle persone qui… Abbiamo cominciato già a fare delle modifiche sull’elettronica e sulle sospensioni.

“A sorprendermi piacevolmente è stata la frenata. Non mi aspettavo che i freni fossero così potenti perché con i freni in carbonio in MotoGP hai maggior potenza, ma anche la Panigale frena tanto…” aggiunge lo spagnolo.

COME IN 250 - “Il carattere è simile alla MotoGP, ma ha meno potenza, devi guidare come una 250. Sulla MotoGP devi stare molto più attento a dosare il gas… In 250 ero veloce, quindi è abbastanza facile per me adattare lo stile di guida”, spiega Alvaro Bautista.

“Devo ammettere comunque che sono sorpreso di essere così veloce. Con le gomme da qualifica poi  ho sentito una stabilità maggiore. Ora voglio guidare la moto sempre di più e arrivare sempre di più al limite”, promette Bautisa.

CHI BEN COMINCIA… - “Certo cominciare così è meglio che essere ultimi… di sicuro è un’ottima partenza, ma è solo l’inizio e c’è un grande margine di miglioramento”, annuncia Bautista. “Probabilmente domani faremo delle altre modifiche, ma solo per conoscere la moto, non certo per trovare il miglior set up della moto per le gare. Questi due giorni servono solo per prendere confidenza…” conclude Bautista.

 

 

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