La Supersport verso il rinnovamento

La Supersport verso il rinnovamento

Jan Witteveen ha richiesto una nuova formula con 800 cc e un massimo di due cilindri, dove le moto potrebbero avere un ‘balance of performance’ come in Superbike

06.11.2019 ( Aggiornata il 06.11.2019 12:07 )

La Yamaha R6 ha vinto gli ultimi tre campionati mondiali Supersport, aggiudicandosi sia il titolo Costruttori che quello piloti  con Lucas Mahias nel 2017, con Sandro Cortese nel 2018 e con Randy Krummenacher quest’anno.
Agli altri Costruttori, è rimasto poco o niente. L’ultima vittoria di MV Agusta risale alla tappa di Phillip Island del 2017 con Roberto Rolfo, mentre la Honda non vince addirittura dal Qatar 2016 con Kyle Smith. A contrastare Yamaha quest’anno è stata solo Kawasaki, che ha vinto a Magny-Cours e Doha con Lucas Mahias. E per il 2020 arriverà Philipp Öttl con il team Puccetti.
Da qualche tempo si sta pensando ad un regolamento nuovo per la Supersport, perché alcune moto hanno più di dieci anni, e in questo frattempo hanno ricevuto solo piccoli aggiornamenti tecnici. Aprilia si presenterà a EICMA una moto da 660 cc, Triumph ha un nuovo tre cilindri da 765 cc e BMW e MV Agusta hanno modelli da 800cc.

Per il 2020 potrebbe arrivare una modifica al regolamento che introduca una formula con handicap simile a quella del campionato mondiale Supersport 300. Le moto verrebbero quindi ad essere “bilanciate”  in base a vari parametri.

LA PROPOSTA DI WITTEVEEN - Da Speedweek.com trapela la notizia che  durante l’estate in Dorna si sia discusso anche realizzare una specie di monomarca con Yamaha R6, e che alla fine i delegati della World Association FIM abbiano sostenuto la continuazione con diverse Case, quindi questa proposta è stata abbandonata.
Sempre stando alle indiscrezioni raccolte dalla testata tedesca, i Costruttori giapponesi insisterebbero sul limite di cilindrata di 600 cc per i quattro cilindri, sebbene da anni non omologhino nessuna nuova moto in questa categoria. D’altra parte, Jan Witteveen ha richiesto una nuova formula con 800 cc e un massimo di due cilindri. Un'idea che piaceva anche alla Dorna (KTM e BMW avrebbero le moto già perfette) e che porterebbe la Supersport a girare con tempi simili a quelli della Moto2.

In un contesto come quello attuale, dove i mondiali Superbike e Supersport totalizzano pochi spettatori e vengono pressoché ignorati dai media non specializzati, Dorna non può essere soddisfatta, e di certo deve inventare qualcosa per rendere più spettacolare la competizione. E chissà che la proposta dell'ingegnere storico di Aprilia Jan Witteveen non sia una soluzione.

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