Tuta in pelle dalle grafiche appariscenti, casco racing, guanti e stivali. Loro sono lì, belle come il sole. Piccole, compatte e leggere. Un concentrato di tecnologia dall’incredibile rapporto peso/ potenza. L’adrenalina inizia a fare effetto, perché la realtà è preceduta dalla fantasia, che non ha limiti. Come le protagoniste del nostro test comparativo. Le supersport. Definite delle medie. Che però ormai vanno forte quasi quanto le maxi. Ma sono più difficili da usare. Quelle che nell’universo moto vengono volgarmente definite le 600, con il passare degli anni si sono trasformate in vere macchine da guerra. Il loro campo di battaglia? La pista. Noi però, le abbiamo usate molto anche su strada, perché, in fondo, è sulle statali tutte curve che la maggior parte degli utenti le useranno
Non bisogna infatti dimenticarsi che le supersport sono delle entry level nel segmento delle sportive. Il problema è che ormai queste moto sono diventate impegnative, anche per un pilota mediamente esperto. Il motivo è facilmente spiegabile. Passeggiando si scoprono i loro difetti: posizioni di guida estreme, scarsa protezione aerodinamica e propulsori studiati per essere usati agli alti regimi, sinonimo di poca coppia in basso. Insomma, per divertirsi bisogna andare forte. L’alternativa è quella di usarle da casa al centro città. Di acquistarle per il gusto di possederle, di ammirarle. Perché il semimanubrio ha sempre il suo fascino. Un discorso del genere è molto generalista, perché di fatto alcune protagoniste di questo test hanno conservato delle caratteristiche da moto stradali vere. Volete scoprire quali e se le preferite alle race replica più esasperate? Non dovete fare altro che girare pagina...
Kawasaki e Yamaha.Honda e Suzuki. Triumph. Dividendo le protagoniste del test in categorie, sono questi gli accoppiamenti che si possono ipotizzare. Dal punto di vista tecnico, oltre che da quello dinamico, la ZX-6R e la R6 sono due progetti estremi, pensati per essere efficaci soprattutto in pista. La CBR e la GSX-R, invece, sono state progettate anche pensando agli utenti che le useranno su strada. Un discorso a parte va fatto per la Daytona, la meno sofisticata, ma anche una delle più sfruttabilili.
Link copiato