Yamaha Super Ténéré: una prova di 1.000 km

Mille chilometri da Parigi a Tolosa, facendo i conti con vento, pioggia e addirittura la neve

Redazione

11.05.2010 ( Aggiornata il 11.05.2010 17:16 )

Un viaggio di 1.000 chilometri, da Parigi a Tolosa, durante il quale abbiamo fatto i conti con vento, pioggia, temperature invernali e addirittura la neve, ci ha permesso di conoscere a fondo una delle più attese novità del 2010: la Yamaha Super Ténéré.
Per merito dell’azzeccata posizione di guida, non serve molto per entrare in confidenza con questa endurona, che ha una ciclistica talmente a punto da rasentare la perfezione. Nonostante non sia un peso piuma (peso dichiarato in ordine di marcia di 261 chili), in movimento sembra di essere alla guida di una monocilindrica di media cilindrata. Una volta presa confidenza con il “giocattolo”, si può dare libero sfogo alla fantasia, disegnando traiettorie che solo le moto sportive sarebbero in grado di tracciare. Nei cambi di direzione la Super Ténéré è altrettanto sorprendente. Basta infatti una minima pressione sulle pedane o sul manubrio per effettuare in un fazzoletto repentini cambi di linea. Gran parte del merito è della distribuzione dei pesi, ma anche le sospensioni svolgono egregiamente il loro lavoro. Se la Super Ténéré su strada convince, in fuoristrada sorprende. Grazie al suo equilibrio ciclistico, infatti, questa Yamaha non teme neppure le strade più impervie. Il motore ha nell’erogazione corposa e nel tiro ai medi regimi le doti migliori. Per contro, non ha un allungo mozzafiato.
La prova completa, a firma di Riccardo Piergentili, potete leggerla su Motosprint, oggi in edicola.

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